Arte e Cultura

Il Senso del Sacro a Rebibbia – l’8 aprile è stata inaugurata la mostra

L’8 aprile presso la chiesa di Santa Lucia al Gonfalone, si è dato il via alla mostra Il Senso del Sacro a Rebibbia. Don Franco Incampo ha reso fruibile a tutti le opere dei detenuti della casa circondariale di Rebibbia. Comunicato stampa di Nessuno Tocchi Caino

Roma, inaugurazione della mostra, Il senso del sacro a Rebibbia – La Via Crucis secondo i detenuti della III casa circondariale

L’inaugurazione della mostra, curata dall’artista Paolo Bielli e dal gallerista Vincenzo Mazzarella, avrà luogo martedì 8 aprile 2014 dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone, in Via dei Banchi Vecchi, 12 a Roma.

La mostra sarà esposta fino al 13 aprile col seguente orario: dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 18.30.

Nessuno tocchi Caino e l’associazione Made in Jail in collaborazione con la Direzione della terza Casa circondariale di Rebibbia, hanno proposto un progetto artistico a un gruppo di ragazzi detenuti che vivono un carcere a regime attenuato per reati non gravi, legati alle tossicodipendenze e alle difficili problematiche che ne conseguono.

L’idea delle quattordici stazioni nella Passione di Cristo, ha suscitato fra i detenuti e la stessa amministrazione curiosità prima e coinvolgimento appassionato dopo, tanto da mettere insieme un team del laboratorio di serigrafia con il supporto degli operatori penitenziari.

Grazie all’accoglienza di Don Franco Incampo, parroco della Chiesa di Santa Lucia al Gonfalone, è stato possibile portare la mostra all’esterno del carcere perché sia fruibile a tutti.

Il percorso del Cristo, nel suo ultimo giorno da condannato a morte, sgomenta perché nulla gli viene risparmiato e nulla può cambiare il suo destino. Ineluttabilità della condanna, della sofferenza per le torture inferte e della morte che lo attende sulla Croce, impongono di non voltare lo sguardo davanti al dolore dell’essere umano, sia esso buono o cattivo, colpevole o innocente. Il messaggio con la rappresentazione della Via Crucis, ripercorsa nelle opere di giovani uomini detenuti, è proprio questo: ricordarsi anche di chi ha sbagliato, di chi non è perfetto, consapevoli che la vita dell’essere umano ci riguardi sempre e ci coinvolge tutti.

Riferimenti: 3290074944 tel. 06-68979302-201; fax 96-6897921

 

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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