Disoccupazione giovanile al 42%, il tasso più alto dal 1977.
La disoccupazione giovanile ai massimi storici. Pubblicati i dati ISTAT: i giovani tra i 15 e i 24 anni che cercano lavoro e non lo trovano sono 678mila.
Non siamo ancora fuori dalla crisi, la disoccupazione giovanile è ai massimi storici e registra il tasso più alto dal 1977. I dati Istat mostrano che la ripresa economica è cominciata, ma che questo non cambia al momento l’andamento dei tassi di occupazione e disoccupazione. Aumenta e si radicalizza l’insicurezza personale. Secondo un sondaggio Confesercenti SWG 6 su 10 italiani temono di poter perdere il posto di lavoro o che lo perda qualche altro membro del proprio nucleo familiare. A sentirsi del tutto al sicuro è solo 1 italiano su 10.
Ieri l’ISTAT ha reso noti i dati provvisori di occupati e disoccupati relativi al mese di febbraio. Non sono dati incoraggianti e a preoccupare sono soprattutto i livelli di disoccupazione giovanile.
I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 678 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,5 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 3,6 punti nel confronto tendenziale.
Rispetto all’Eurozona, secondo l’Eurostat, l’Italia è il terzo paese più in difficoltà, subito dopo la Spagna, dove la disoccupazione giovanile è arrivata al 53,6%. Il Primo Ministro Matteo Renzi in trasferta a Londra, ha subito commentato i dati sulla disoccupazione: “perdiamo 1000 posti di lavoro al giorno. Dobbiamo correre”.
Una disoccupazione giovanile così elevata è un bel grattacapo che difficilmente può essere sottovalutato. Se i giovani non lavorano chi pagherà le pensioni degli anziani? chi i contributi fiscali? chi manderà avanti l’Italia? Come si potranno evitare l’aumento del disagio sociale e i conseguenti disordini? In attesa della finanziaria e del Jobs Act, che saranno in discussione a breve, sembra sempre più urgente il “Vertice UE sulla disoccupazione giovanile” che Renzi ha in mente di organizzare a Torino durante il semestre europeo guidato dall’Italia, sebbene l’Assessore Regionale al Lavoro del Piemonte, Claudia Porchietto avesse invitato fin da marzo il Primo Ministro ad anticipare l’evento:
raccogliendo il pragmatismo del neopresidente del Consiglio, lo invito a valutare la manifestazione “Io Lavoro” come sede per il vertice. E’ inutile perdere tempo, vista l’emergenza: ci sono già le date (9-10-11 aprile), c’è la sede cioè il Lingotto, ci sono oltre 14mila giovani che parteciperanno e soprattutto ci sono tutte le Istituzioni presenti: non vedo congiunzioni astrali migliori per organizzare un tavolo che auspicavamo da tempo.