Cronaca

Ecco come stanno cambiando le previsioni meteo in Italia

Un proverbio molto diffuso recita “Non ci sono più le mezze stagioni”. Mai come in questo caso la cultura popolare dei luoghi comuni ha colto perfettamente nel segno.

I cambiamenti climatici causati dall’inquinamento e dall’utilizzo indiscriminato delle risorse del pianeta hanno infatti causato come prima cosa una modificazione sostanziale nelle stagioni, che da quattro si sono ridotte a due.

Tutti ricorderete l’antica storia di Persefone, la figlia di Demetra e Zeus che nella mitologia greca serviva a simboleggiare il passaggio da una stagione all’altra. Accecato dalla sua bellezza, il dio della morte Ade pensò bene di rapirla e di portarla negli inferi. Qui con l’inganno le fece mangiare dei chicchi di melograno, costringendola a rimanere con lui per sempre. La madre Demetra, dea della fertilità, per vendicarsi dell’affronto scatenò sulla terra un inverno senza fine. Fu Zeus a portare una tregua, obbligando Ade a lasciare libera Persefone per sei mesi all’anno, che coincidevano per i greci con la Primavera e l’Estate. A queste stagioni si alternavano l’autunno e l’inverno, che corrispondevano ai mesi che la bella Persefone trascorreva con il marito nella loro dimora sotterranea. Una distinzione ben precisa che adesso pare abbia perso il suo significato.

Il libro del paleontologo Tim Flannery “I signori del clima. Come l’uomo sta alterando gli equilibri del pianeta”, pubblicato qualche anno fa, è uno dei testi di riferimento per chi si interessa ai cambiamenti climatici. Lo scienziato australiano, famoso per avere classificato diverse specie di animali e scoperto fossili di mammiferi e dinosauri, è uno dei pionieri delle tematiche ambientali. Per aver sensibilizzato la popolazione mondiale sui rischi prodotti dal riscaldamento globale ha meritato il premio “Australiano dell’Anno 2007” . “I signori del clima” è ormai un best seller dell’ecologia la cui lettura è consigliata anche a chi non è del tutto addentro a tali questioni. Con uno stile semplice Flannery indaga le cause che hanno condotto all’evoluzione del clima fino a spingersi in paurose previsioni. Se l’uomo non cambierà atteggiamento, ci dice Flannery, quello a cui andiamo incontro è un vero e proprio collasso del mondo così come l’abbiamo conosciuto. Cosa fare dunque? Ognuno di noi, afferma il paleontologo, può dare una mano per salvare il pianeta. Come? Leggete il libro e lo scoprirete.

Non occorre leggere studi ambientalisti per rendersi conto che il clima sta cambiando. Per quanto le quattro stagioni non siano mai esistite o, almeno, non con nette distinzioni, è evidente come i periodi di passaggio dal caldo al freddo si stiano riducendo. Alla stagione torrida segue quasi immediatamente quella invernale e del dolce autunno pare non ci sia più traccia. Uguale è il discorso sulla primavera, che sembra sia partita per una lunga vacanza.

Come stanno cambiando, dunque, le previsioni meteo in Italia? Così come nel resto del mondo il dato più rilevante è l’aumento sostanziale delle temperature. Vi sarete certamente resi conto che gli inverni sono sempre più miti, mentre le estati tendono ad essere torride e umide. Tutta colpa dell’inquinamento atmosferico che sta letteralmente logorando la naturale protezione del pianeta, creando quello che comunemente viene definito “buco nell’ozono”.

Quali potranno essere le conseguenze? Per rispondere dovremmo dare la parola ai cosiddetti catastrofisti, termine poco garbato che viene solitamente assegnato a chi del realismo fa una politica di vita. Quel che importa, comunque, è che, come ci insegna Flannery e altri come lui, si inizi a vedere l’ecologia non più come una moda ma come una scelta indispensabile.

Ridurre i rifiuti, le esalazioni e i consumi non potrà che fare del bene al pianeta, alla salute e, non per ultimo, all’economia. Lo sa bene il filosofo francese Serge Latouche che nel suo “Breve trattato sulla decrescita felice” ha scritto «Se la crescita producesse automaticamente il benessere, dovremmo vivere in un vero paradiso da tempi immemorabili. E invece è l’inferno che ci minaccia».

Non ci resta quindi che affidarci a siti specializzati alle previsioni meteo e regolarci ogni giorno.

Carmine Di Donato

Sin da piccolo ho avuto passione per l’informatica, e crescendo ho sviluppato una gran predisposizione per il disegno, ma anche per la natura, tanto che mi sono laureato in Scienze e Tecnologie per l’ambiente. Le mie più grandi passioni oggi? Scrivere, i Social Network e lo Sport. Seguitemi su: Twitter: @car_didonato o Google +: carminedidonato

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