Cronaca

Inquinamento atmosferico: un decesso su otto è causato dallo smog

Secondo uno studio condotto dall’ OMS, l’inquinamento atmosferico ogni anno ucciderebbe 7 milioni di persone. Ciò indica che un decesso su otto è causato dagli scarichi riversati nell’aria.

Il numero di decessi indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, causato dall’inquinamento atmosferico, ci mostra la catastrofica situazione in cui l’essere umano ha ridotto il mondo in cui vive.

L’unico pianeta – almeno per adesso – a nostra disposizione, sta letteralmente marcendo sotto i nostri piedi.

Rispetto alle stime del 2008 i dati sono raddoppiati, questo non perché vi sia un’esposizione maggiore all’inquinamento atmosferico, ma perché ora, grazie agli studi e alle ricerche mediche, sappiamo che alcune malattie cardiovascolari, tumorali e cardiopatie ischemiche, sono direttamente riconducibili all’inquinamento dell’aria.

L’OMS conferma quindi che il più grande pericolo per la salute umana è proprio l’inquinamento atmosferico. Se un decesso su otto è realmente causato dallo smog, vuol dire che presto ci toccherà andare in giro con maschere antigas, come nei film americani ambientati nel 2040.

L’OMS non parla solo di inquinamento atmosferico esterno, ma anche di quello dell’aria interna alle nostre abitazioni, spesso viziata dai fumi rilasciati da cucine a legno o a carbone. Questa tipologia di inquinamento ha provocato solo nel 2012 4,3 milioni di vittime.

Lo studio pubblicato dall’organizzazione mondiale per la sanità indica che le regioni più colpite sono quelle del Sud- Est asiatico e del Pacifico occidentale. Purtroppo nei Paesi in cui l’economia è emergente, i politici per prima cosa non badano alla salute dei propri cittadini, ma al profitto e alla possibilità di entrare a far parte dell’economia mondiale in modo competitivo.

Produciamo per morire! Questa è la verità.

E non è una considerazione da no global, o da persona di sinistra, ma un ragionamento logico. L’inquinamento atmosferico ci uccide ogni giorno, lentamente. Altera il nostro sistema respiratorio, mette sotto pressione il cuore, costretto a lavorare sempre di più, perché i polmoni chiedono più aria – pulita -.

I Paesi con il tasso maggiore di inquinamento atmosferico, sono quelli che, per assurdo, si disinteressano di rispettare gli obiettivi predisposti dal Protocollo di Kyoto. L’Italia sta cercando in vari modi di rispettare la diminuzione delle emissioni nocive del 6,5% /anno, come deciso all’atto della sottoscrizione dell’accordo volontario, ma finché non si cambieranno i metodi di approvvigionamento energetico, servirà a ben poco. Finora in Europa infatti, gli unici stati che hanno ottenuto risultati addirittura migliori rispetto alle stime iniziali, sono quelli che hanno deciso di adottare un’economia “low carbon”.

Cosa c’è di più importante dell’aria?

Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato, quando l’ultimo albero sarà abbattuto, quando l’ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia

Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota

 

 

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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