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Crimea, si apre un fronte in Transnistria: Vertice sul nucleare e G7.

Crisi di Crimea: mentre si apre un fronte in Transnistria, si incontrano il Vertice per la non proliferazione del nucleare, il G7 e i Ministri degli Esteri.

Il 21 marzo, con la firma del Presidente Vladimir Putin, si è concluso l’iter di ricezione della richiesta della Crimea decisa dal referendum popolare del 16 marzo. La Crimea è stata ufficialmente annessa alla Federazione Russa. Il processo di inquadramento nel sistema economico, sociale e legale però richiederà ancora diverso tempo e si prevede l’integrazione completa solo nel 2015.

Grandi i festeggiamenti in Crimea: fuochi d’artificio, piazze gremite di gente, famiglie, anziani, giovani, uomini e donne sorridenti e soddisfatti, con in mano la “nuova” bandiera. Il sentore collettivo è quello di un miglioramento a breve termine del tenore di vita, degli stipendi, delle pensioni. Forte la speranza nel futuro. Su 18000 militari ucraini dislocati in Crimea, 16000 hanno cambiato uniforme e prestano adesso servizio per la Russia, ha confermato il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Tra ieri e oggi il governo ad interim dell’Ucraina ha deciso il ritiro delle sue truppe.

Nei Paesi Bassi il vertice dei G7, per una riunione d’emergenza che si terrà al margine del “Summit per la non proliferazione del nucleare” di oggi che ha coinvolto i leader di oltre 50 nazioni. Il G7 discuterà le misure da adottare contro la Russia, criticata per il processo di annessione della Crimea e sanzionata dall’UE come estremo tentativo diplomatico di fermare l’azione russa e di difendere la sovranità dell’Ucraina. Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti si riuniranno senza la Russia, nonostante questa sia attualmente alla presidenza dell’ex-G8, dai cui sarà di fatto esclusa. La Russia è comunque presente al summit sul nucleare, tramite il suo Ministro degli Esteri Sergei Lavrov che incontrerà, sempre oggi, anche il Segretario di Stato americano John Kerry. Una giornata davvero intensa e decisiva per il futuro della Crimea, dell’Ucraina e delle relazioni internazionali dato che il generale delle forze Nato Philip Breedlove ha lanciato l’allarme nei giorni precedenti sul dispiegamento di forze che la Russia ha concentrato sul confine orientale dell’Ucraina.

Le forze russe al confine ucraino sono sufficienti e pronte per entrare in Transnistria ed è una cosa preoccupante. La Russia sta agendo più come avversario che come partner.

La Transnistria ha una vicenda storica molto simile a quella Crimea, si tratta di una repubblica indipendente interna alla Moldavia ma non riconosciuta dal diritto internazionale, che nel 2006 aveva chiesto l’annessione a Mosca tramite un referendum che vide il 97% esprimersi a favore. Secondo alcuni diventano sempre più concreti i timori per la ripresa dell’espansionismo russo. Dopo il successo dell’operazione in Crimea la Russia potrebbe iniziare a riconsiderare anche la richiesta della Transnistria. Il fronte della crisi crimea dunque si allarga.

Cristina Di Pietro

Classe 1986. Laurea Magistrale in Lettere conseguita con il massimo della dignità. Citazione preferita: "se comprendere è impossibile conoscere è necessario" (P. Levi).

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