Cronaca

Giornata contro le mafie, 21 marzo 2014

Il 21 marzo non è solo l’inizio della primavera, ma anche e soprattutto la giornata contro le mafie.

Il nome ufficiale della giornata che dal 1996 a oggi accompagna l’inizio della primavera è : Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie.

La giornata contro le mafie serve a ricordare, non solo le vittime innocenti, ma anche i martiri. Coloro che hanno perso la vita per permettere a noi di vivere meglio, per provare a liberare il mondo da ogni tipo di mafia, di sopruso, di violenza. La mafia non ha un indirizzo  – come ricordava “qualcuno” –  ma sicuramente ha tante strade. La mafia uccide le persone e i territori in cui si sviluppa, annienta l’economia, l’ambiente, il senso di sicurezza nei territori impestati da questa malattia.

Al 90% degli italiani, quando si parla di vittime di mafia, verranno ovviamente in mente Falcone e Borsellino. Ma la giornata contro le mafie non serve solo a ricordare le persone – immense e indimenticabili – che contro la mafia hanno lottato ogni giorno della loro vita, che non hanno ridotto la lotta alla criminalità organizzata ad un mero lavoro. Le vittime innocenti di tutte le mafie sono anche i figli dei criminali, che a causa dei padri e delle madri pregiudicati, hanno perso la vita. Di pochi giorni fa la notizia del bambino di Taranto che a soli tre anni ha perso la vita in un agguato mafioso, mentre insieme ai genitori e ai fratellini – fortunatamente rimasti illesi – percorreva la Statale Taranto – Reggio Calabria.

La Giornata contro le mafie serve a ricordare le donne vittime della mafia, quelle che hanno detto no ai loro mariti, ai loro padri, alle famiglie in cui hanno avuto la sfortuna di nascere. Lea Garofalo è forse il simbolo di questi omicidi. Ci son voluti 50 litri di acido per tapparle la bocca. La mafia non prova affetto, non ama, la mafia uccide, sia fisicamente, che psicologicamente.

La Giornata contro le mafie serve anche a ricordare, a chi pensa che la mafia sia un “cancro” tipicamente meridionale, che la criminalità organizzata è ovunque. A chi ancora oggi, nel 2014, pensa – e vuol pensare – che le cosche e le organizzazioni criminali non siano vicine alla nostra vita quotidiana, o a chi vuole ignorare che la criminalità organizzata sia riuscita a penetrare in ogni strato sociale e che soprattutto nella pubblica amministrazione trovi il terreno più fertile per ampliare e alimentare i propri traffici illeciti.

Per fortuna in Italia ci sono associazioni come Libera che non si prodigano di far ricordare, conoscere e denunciare, solo nella giornata contro le mafie, ma tutti i giorni dell’anno.

Oggi in tutta Italia si terranno delle manifestazioni e dei convegni, in memoria delle vittime innocenti della mafia.

Ricordiamoci però che la mafia lavora ed esiste 365 giorni all’anno.

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

3 pensieri riguardo “Giornata contro le mafie, 21 marzo 2014

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