Cronaca

TFA ordinario 2014. Probabile fine di un percorso accidentato.

Il TFA, Tirocinio Formativo Attivo, introdotto nel 2010 come percorso di abilitazione all’insegnamento con l’obiettivo di regolarizzare il reclutamento insegnanti.

Il TFA è stato introdotto con il decreto ministeriale del 10 settembre 2010, n. 249. Si tratta di un percorso specifico finalizzato ad ottenere l’abilitazione all’insegnamento della scuola secondaria di primo e secondo grado. Secondo il decreto al termine di un corso di laurea magistrale biennale (ex-specialistica, ex-SIS) è necessario un anno di tirocinio formativo attivo (TFA). I problemi sono cominciati con l’attuazione di questo decreto. A fatica si è riusciti a definire i contenuti e le finalità dei corsi TFA che hanno coinvolto le organizzazioni universitarie tra lungaggini burocratiche, polemiche istituzionali e rimostranze cittadine. Il primo bando TFA è uscito per l’anno 2011/2012 ed è rimasto l’unico.

Il TFA si è mostrato essere più un modo per fare cassa che altro. Al di là della tanto sbandierata meritocrazia, infatti, va sottolineato che solo per accedere al test di pre-selezione i candidati hanno sborsato 100 euro e, considerato che per molti laureati le cattedre e le classi di concorso a cui accedere sono potenzialmente più di una, in molti hanno pagato molto di più: 100 euro per ogni prova. Superata la pre-selezione, bisogna ancora affrontare uno scritto e un orale tramite cui si selezionano via via coloro che si posizionano ai livelli più alti secondo il numero chiuso stabilito dalle università. Come se non bastasse la tassa del corso TFA ammonta a 3500 euro non rateizzabili, da sborsare senza se e senza ma, e che non tiene conto nè del reddito del candidato nè di niente altro. Per non parlare del fatto che il TFA ordinario dell’anno 2011 ha iniziato le preselezioni a luglio 2012 e ha iniziato i corsi veri e propri a marzo dell’anno successivo. Per cui gli insegnanti si sono abilitati nel 2013.

Nel frattempo sarebbe dovuti uscire i nuovi bandi annuali, ma questo non è mai accaduto. Complice anche la situazione politica instabile e la necessità di correggere diverse storture di questo percorso, che non viene contestato in sé (dato che tutti sentono come necessario un percorso di formazione insegnanti) ma nelle modalità. A livello di gestione didattica delle scuole le graduatorie vengono aggiornate comunque secondo i vecchi criteri e molti insegnanti con diversi anni di serivizio alle spalle, ma che non sono riusciti a superare le prove di selezione per il TFA, si sono trovati nell’assurda situazione per cui sarebbero stati scavalcati dai neo-abilitati. Per questo, a breve dalla riapertura e aggiornamento degli inserimenti in graduatria (quest’anno e poi ogni tre anni), si è corsi ai ripari con i cosiddeti TFA Speciali, creando di nuovo ingiustizia e polemiche che, di nuovo, con la meritocrazia hanno ben poco a che fare.  Ecco spuntare i PAS –  Percorsi Abilitanti Speciali: percorsi di formazione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento, rivolti ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato che hanno prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie. E ancora il TFA Speciale per il Sostegno riservato a docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e che garantisce la precedenza su quelli delle graduatorie comuni di circolo e istituto.

Si tratta di evidenti tentativi di mettere una pezza a problemi creati a monte dal sistema. A soffrirne sono le scuole, i precari, gli insegnanti e i neo-laureati che vorrebbero esercitare la professione insegnante. Se le scuole continuano a non ricevere fondi, neanche i percorsi a numero super-chiuso o criteri di selezione e formazione rigidissimi salveranno dalla precarietà coloro che davvero vogliono fare gli insegnanti. Ad oggi il TFA Ordinario 2014 rimane un mistero. Qualche settimana fa era girata la notizia su una prossima pubblicazione del bando, ma si rivelato tutto infondato. Come infondate si sono rivelate le previsioni dell’allora Ministro dell’Istruzione Carrozza che lo lanciava per il mese di febbraio. A fine febbraio il Ministro dell’Istruzione Giannini dichiarava:

i concorsoni alla Profumo così come sono stati fatti hanno creato più problemi che soluzioni tra ricorsi, procedure sbagliate e riformulazioni. Le scuole, come strutture pubbliche che devono rendere conto delle scelte che fanno, possono prendere delle decisioni e assumere chi credono, e poi in base a queste scelte essere valutate: dobbiamo trovare gli strumenti giusti.

Sia il Ministro dell’Istruzione Giannini che il Primo Ministro Renzi hanno più volte dichiarato di voler restituire dignità e spessore al ruolo ricoperto dagli insegnanti, anche tramite l’allineamento degli stipendi a quello dei colleghi europei. Insomma, quella che sembra essere l’ipotesi più concreta è che si stia prendendo tempo per pianificare un altro metodo di reclutamento docenti alternativo. Intanto tutto rimane invariato, ma c’è una buona notizia per il personale scolastico: sono stati reintrodotti gli scatti automatici di stipendio, eliminati dal governo Berlusconi.

Cristina Di Pietro

Classe 1986. Laurea Magistrale in Lettere conseguita con il massimo della dignità. Citazione preferita: "se comprendere è impossibile conoscere è necessario" (P. Levi).

3 pensieri riguardo “TFA ordinario 2014. Probabile fine di un percorso accidentato.

  • Cristina Di Pietro

    Se volessi segnalarmi le inesattezze sarei felice di verificare e in caso correggere. “Conoscere è necessario” e a volte ci servono gli altri per comprendere meglio e scoprire quello che ancora non si sa, o si pensava di sapere.

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