Rifondazione Comunista “uniti contro il Salva Roma”
Rifondazione Comunista nel megafono in Piazza Campidoglio: “Il patto di stabilità, orizzonte dentro il quale si può vivere o si può morire, noi non ci stiamo”
Rifondazione Comunista è una voce forte al megafono di Piazza Campidoglio, nella giornata del Salva Roma ci sono anche loro. Chiedono unione e forza, perché “non sono battaglie differenti ma una sola per liberare Roma”. Libera Roma, la stessa frase scelta e proposta da Ignazio Marino, per sostituire Salva Roma, che a lui proprio non va giù!
“Il decreto che è stato approvato in parlamento non risolve la questione della casa” continua “prevede che chi vive dentro alle occupazioni, non possa più avere la residenza, il distacco della luce e dell’acqua perché abusivo… stessa cosa per chi è sotto sfratto”. Unire le disperazioni e vertenze è, per Rifondazione Comunista, l’unica strada da percorrere. Gli sgombri riguardano anche altri spazi occupati, come l’Angelo Mai, che proprio il giorno successivo a queste riprese è stato sgombrato e posto sotto sequestro.
L’Angelo mai è uno spazio comune, un rifugio artistico e culturale alle Terme di Caracalla. Oltre allo sgombro, i destinatari del provvedimento rischiano accuse che vanno dalla violenza, alla minaccia al furto di energia elettrica fino all’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione
Le cifre, approssimative, parlano di 245 mila case sfitte a Roma e mentre scrivo mi giunge notizia dell’occupazione dell’anagrafe di Via Petroselli. Non si può certo dire che sia un problema marginale!
Rifondazione Comunista chiede, senza mezzi termini, l’abbattimento di questo Salva Roma e che comunque apra vere contraddizioni politiche e piani di discussione, finalizzati alla risoluzione del problema.
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