Cronaca

Associazione Coscioni – Lettera aperta alla stampa di Valentina

Aborto, Associazione Coscioni: lettera aperta alla stampa di Valentina ‘Non si parli del mio aborto ma della legge 40’

Lettera aperta di Valentina alla stampa

A seguito delle numerose richieste di interviste arrivate presso la nostra Associazione da effettuare a Valentina, la ragazza romana, intervenuta lunedì nella nostra conferenza stampa sull’ulteriore decisione del tribunale di Roma in materia di fecondazione assistita, diffondiamo la lettera che lei stessa ci ha chiesto di inviare alla stampa, per fermare il clamore nato sulla vicenda del suo aborto all’ospedale Pertini.

“Mi chiamo Valentina, la ragazza di cui tanto si parla in questi giorni.

Ho deciso, insieme a mio marito, di non rilasciare alcuna intervista, ne video né scritta, a nessuna testata giornalistica e nessun programma tv, per due ragioni.

La prima è che quello che dovevo dire l’ho già detto, e perché ripercorrere quel dolore fa ancora molto male. Quello che ho raccontato durante la conferenza stampa di lunedì 10 marzo indetta dall’Associazione Luca Coscioni spero possa servire affinché tutti sappiano che se non ci fosse stata la legge 40 con i suoi assurdi divieti tutto quello che ha riguardato me e la mia famiglia in questi anni non sarebbe mai successo.

Prima della conferenza stampa ero stata ospite, insieme a mio marito Fabrizio, di altre due trasmissioni televisive: una l’anno scorso, un’altra registrata a febbraio di quest’anno, prima dunque che si verificasse tutto l’interesse mediatico per quanto successo quattro anni fa al Pertini.

Ora, dunque, preferisco rimanere in silenzio, con l’eccezione di queste poche righe.

Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza: i dati provenienti dalle regioni italiane e la decisione del Consiglio d’Europa parlano chiaro, non sono certo io e non voglio essere io il pretesto per sollevare agli occhi di stampa e politica la questione, che dovrebbe essere affrontata a prescindere dai casi come quello mio.

La seconda ragione è che tutta l’attenzione si è concentrata sulla vicenda dell’aborto, mentre per me è importante che ci si occupi seriamente del vero problema alla base della mia storia, che è la legge 40, e anche delle conquiste che sono state annunciate in conferenza stampa. Ora spetterà alla Corte Costituzionale decidere se abbiamo ragione oppure no.

Vorrei, da cittadina italiana, che si parlasse di questo.

Il mio dolore svanirà quando tutti i cittadini avranno gli stessi diritti”.

 Valentina Stella

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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