Cronaca

Lo stress, le conseguenze sul sistema immunitario e sulla nostra vita

Quando pensiamo allo stress, o sentiamo dire a un nostro collega di lavoro (ma in questo periodo  valgono anche colleghi di disoccupazione) “Sono stressato, non ce la faccio ad andare avanti così!” il più delle volte percepiamo tale esclamazione come il manifestarsi di un disagio psicologico che comincia nella psiche e lì finisce.

Nulla di più errato: studi, nemmeno troppo recenti, dimostrano come le sollecitazioni omeostatiche da stress influenzino in maniera negativa le reazioni locomotorie, ormonali e soprattutto immunitarie.

Questo si traduce, molto brevemente, in: più probabilità di contrarre virus e ammalarsi.

Gli scompensi relativi al sistema immunitario si ripercuotono in primo luogo sulla produzione di leucociti nel midollo osseo e di conseguenza sulla conta leucocitaria totale nel nostro organismo.
Uno dei dati che maggiormente salta all’occhio e ci causa qualche patema d’animo quando ritiriamo le analisi del sangue è la quantità di leucociti in esso presente.
La normale popolazione leucocitaria dovrebbe essere compresa fra le 4000 e le 1000 unità per millilitro, un numero inferiore di leucociti indica Leucopenia, un eccesso Leucofilia.

In entrambi i casi la prima cosa da scongiurare è che lo scompenso non sia dovuto ad un disordine di natura tumorale. Fortunatamente, i leucociti alti o bassi solo raramente rimandano a una matrice cancerogena, quindi raccomandiamo di non agitarsi e di rimanere tranquilli, perché il più delle volte ciò che potreste avere è una banale infezione – come può esserlo l’influenza stagionale – un virus come quello del Morbillo, della Varicella o di altre patologie determinate da virus e batteri: sicuramente un grattacapo in più ma nulla che non sia curabile.

Naturalmente il medico a cui vi sarete rivolti vi consiglierà tutte le analisi del caso per scartare i possibili effetti scatenanti, tuttavia  se queste dovessero risultare negative, potreste prendere in considerazione l’idea di soffrire di disturbo da stress patologico.

capelli danneggiatiQuesta non è comunque una bella notizia. Curare lo stress oggi, nella società moderna e frenetica dai ritmi industriali, è forse più complicato di curare il morbillo e la varicella. Ciò che si raccomanda a chi soffre di seri disturbi da stress è di non rinunciare mai alle  ore di riposo di cui il nostro organismo ha fisiologicamente bisogno, e di non invertire il giorno con la notte: i medici non si stancheranno mai di ripetercelo,  e noi non ci stancheremo mai di fregarcene, la macchina umana è costruita per vivere di giorno alla luce del sole e dormire la notte al buio e in tranquillità.

Non ricorrere a valvole di sfogo dannose come l’alcool o il fumo in quanto possono creare dipendenza e peggiorare il problema invece di risolverlo. Senza contare gli effetti negativi sulla salute su cui ormai soffermarsi sarebbe pleonastico.

Ciò su cui invece oggi iniziano a metterci in guardia, in maniera se vogliamo anche un pizzico ipocrita, è la pesante incidenza che ha la tecnologia sullo stress. Una società che si occupa di dipendenze da pc, internet e tecnologia, la Net dipendenza Onlus, ha condotto una ricerca sulla correlazione fra disturbi psichici e l’uso smodato di dispositivi elettronici, ricavandone che nel 2014, fra i cittadini, non esiste ancora una cultura adeguata in materia. Il cervello umano riceve una quantità di input impressionanti: inviare un sms, scrivere al pc e guardare la tv sono attività che un essere umano medio è abituato ad eseguire contemporaneamente senza nemmeno tante difficoltà.
Da aprile 2014, con l’uscita dei tanto discussi google glass, inizieremo ad incontrare per strada cittadini comuni alienati dall’ambiente in cui transitano, con internet proiettato nei loro occhi direttamente da questi occhiali, in grado di filmare qualsiasi cosa con un batter di ciglia, a discapito di ciò che fino al secolo scorso aveva rappresentato la miglior cura possibile contro lo stress: una passeggiata.
La tecnologia inoltre è riuscita a renderci perennemente raggiungibili: in qualsiasi momento, le persone che ci conoscono possono contattarci tramite cellulare o internet. Se da un lato è piacevole poter comunicare con i nostri cari, dall’altro ciò aumenta il nostro senso di responsabilità e fa diminuire i fisiologici momenti di solitudine. Certo, siamo liberi di non rispondere, di eclissarci, fino a quando però non ci chiedono spiegazioni.

Demonizzare la tecnologia è inutile e insensato, ma  Limitarne  l’uso è fondamentale per salvaguardaci dallo stress.

Infine, cercate di prendervi un po’ di tregua dai brutti pensieri:
La vita è una, passarla a rimuginare sui guai del  paese, sulle paure del lavoro e del non lavoro, non migliorerà la sua qualità e soprattutto non ci metterà in una giusta condizione di serenità, necessaria a risolvere i nostri problemi.

Carmine Di Donato

Sin da piccolo ho avuto passione per l’informatica, e crescendo ho sviluppato una gran predisposizione per il disegno, ma anche per la natura, tanto che mi sono laureato in Scienze e Tecnologie per l’ambiente. Le mie più grandi passioni oggi? Scrivere, i Social Network e lo Sport. Seguitemi su: Twitter: @car_didonato o Google +: carminedidonato

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