Politica

CasaPound: ricatti di Rehn sono insultanti. Italia fuori da Unione europea

CasaPound, comunicato stampa: “semplicemente insultante anche il presunto ‘incoraggiamento’ all’Italia del commissario Ue per gli Affari economici Olli Rehn “

 “La foga riformatrice di Matteo Renzi è durata lo spazio di un paio di dichiarazioni alla stampa, poi ci ha pensato Bruxelles a rimetterlo in riga e a far capire al premier che il suo mandato è strettamente vincolato ai diktat europei”. Così Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, commenta il rapporto della Commissione Ue che bacchetta l’Italia in quanto paese con “squilibri macro-economici eccessivi”. “Che credibilità ha – si domanda il dirigente di Cpi – una democrazia in cui non solo c’è un presidente del Consiglio che non è stato votato da nessuno, ma esistono anche istituzioni sovranazionali che si permettono di dettare le agende di governo e bocciare manovre votate da parlamenti teoricamente sovrani?

Il contenuto, ma anche il linguaggio stesso, dei richiami della Commissione Ue è vergognoso e fa capire quale sia il grado di sovranità e autonomia dell’esecutivo: nessuno”. Per Di Stefano, “è semplicemente insultante anche il presunto ‘incoraggiamento’ all’Italia del commissario Ue per gli Affari economici Olli Rehn, che suona come un vero messaggio mafioso, dato che in caso di mancata osservanza dei ricatti europei si paventa una sanzione finanziaria fino allo 0,1% del Pil (circa 1,5 miliardi di euro). Ma chi ha votato questi signori che si permettono di minacciare la nostra nazione? A questo punto, ogni giorno in più di permanenza nell’Unione europea – conclude il vicepresidente di CasaPound – significa per l’Italia fare un passo ulteriore verso il proprio suicidio. Di conseguenza, Cpi chiede l’uscita dell’Italia dall’Ue e il suo ritorno alla sovranità politica, economica, finanziaria”.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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