Cronaca

Santa Maria della Pietà, l’ex Manicomio di Roma. Torna ai cittadini

Il Santa Maria della Pietà, l’ex Manicomio di Roma, un complesso di 35 padiglioni immersi in un fantastico parco, all’interno del quartiere Monte Mario, dovrebbe essere restituito ai cittadini.

Il progetto già c’è: un centro polifunzionale dotato di un campus universitario, residenze studentesche, spazi culturali, un ostello della gioventù, e spazi di cura per la piena attuazione della legge Basaglia. Un’idea tanto ambiziosa quanto fruttuosa poiché renderà vivo un pezzo periferico della città di Roma, farà girare l’economia del quartiere, migliorerà i servizi del territorio e ne creerà di nuovi. Questa è una storia che comincia dalla Legge Basaglia – legge 180/1978 – Per comprendere i passaggi consiglio la lettura di questo documento, breve e chiaro: La cronistoria del Manicomio

Oggi, “Il Santa Maria della Pietà è l’emblema di una battaglia vinta ed il simbolo del percorso che unisce tutti gli aspetti della difesa del pubblico a Roma”; così Massimiliano Taggi, responsabile dell’associazione Ex Lavanderia che da 17 anni si batte per l’uso pubblico dell’ex manicomio di Roma, sottolinea come la presenza di associazioni e singoli cittadini attivi nel territorio ha permesso che un complesso di 35 padiglioni, straordinario patrimonio per la città di Roma, rimanesse pubblico. 

 “Ma ora, dopo anni di silenzio apparente – continua Taggi – la vendita ai privati sembra essere tornata sul tavolo delle trattative”. Un ambito che non include per la politica proprio tutti quegli attori che negli anni hanno valorizzato la struttura con centinaia di iniziative culturali e non solo. “Una delibera consiliare e una legge regionale di iniziativa popolare, questa è la nostra risposta — prosegue il responsabile — a chi pensa di riorganizzare una città e un territorio senza di noi”.

La stessa risposta di chi ha annunciato la  presentazione di altrettante delibere: il Crap (Comitato Romano Acqua Pubblica) per il rispetto dell’esito referendario e la  ripubblicizzazione di Acea, il Teatro Valle Occupato insieme ad altre occupazioni per l’uso sociale del patrimonio dismesso, il Comitato Art. 33 contro il finanziamento ai nidi e alle scuole d’infanzia private, il Forum Nuova Finanza Pubblica per l’uso sociale di Cassa Depositi e Prestiti. Una chiave questa che permetterebbe ai Comuni di ritornare ai prestiti a tasso agevolato per sostenere i servizi pubblici senza svenderli ai privati.Un teatro gremito fino alla prima fila dei palchi da decine di esperienze di occupazione, dalle case ai cinema ai terreni agricoli, ha espresso così intorno alla storica battaglia dell’ex-manicomio una visione di Roma matura e responsabile, tanto da prefigurare un “consiglio comunale dal basso”. “E con questo -dicono – la nuova giunta si troverà al bivio: continuare sulla china delle svendite, o venire incontro all’alternativa già in campo”.

 L’associazione Ex-Lavanderia Campagna “Si può Fare”

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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