Democrazia 2.0 – Parte seconda;
In seguito all’articolo pubblicato sul nostro sito ”Ā Democrazia 2.0; la politica ai tempi di twitterĀ “, la redazione ha ricevuto numerose mail per cui ritengo necessario un articolo di risposta.
Molti di voi si sono chiesti chi mi assicuri che i responsabili di questo vile – e ci tengo a ripeterlo – attacco, siano sostenitori del Movimento Cinque Stelle. Beh in alcuni tweet il Movimento viene esplicitamente citato, sia dalla persona che ha subito l’attacco, che da coloro che in modalitĆ Democrazia 2.0 hanno risposto. In altri invece, vengono ripetute le frasi – ormai note – tipiche appunto dei grillini. Evidentemente non c’ĆØ bisogno di mostrare una patente da militante o sostenitore doc, a meno che non si voglia pensare che ci siano gruppi di denigratori sotto mentite spoglie che agiscono per screditare il M5S: tutto ĆØ possibile!
Per quanto riguarda l’identitĆ delle persone interessate, l’unica vera nota relativa ai Troll, ĆØ che nessuno dei cavalieri della Democrazia 2.0 ha avuto il coraggio di firmarsi con il suo vero nome e cognome, mentre ĆØ stato twittato piĆ¹ volte, e in maiuscolo, il nome della malcapitata.
Altri lettori ci hanno chiesto: beh dove sta l’attacco? hanno solo pubblicato nome e cognome…
Considerando che G. su twitter usa uno pseudonimo, vuol dire che qualcuno si ĆØ preso la briga di fare una ricerca mirata, di controllarne l’identitĆ e di diffonderla in rete: io non la dichiarerei una cosa cosƬ normale. Anche perchĆ©, come giĆ scritto nel precedente articolo, si potrebbe istigare e fomentare qualsiasi pazzo, “fondamentalista” o maniaco. In ogni caso resta una violazione bella e buona della privacy di una persona.
E’ noto e risaputo – e io per questo non mi sono mai nascosta dietro un dito – che il Movimento 5 Stelle e la sua Democrazia 2.0, non siano nelle mie corde, ma se al posto di un grillino ci fosse stato un elettore del PD, del PDL o di qualsiasi altro partito, l’articolo avrebbe avuto lo stesso contenuto. E’ gravissimo che si rendano pubblici dei dati contro la volontĆ della persona, a meno che ci si trovi in presenza di un reato, ma questa valutazione spetta alle autoritĆ competenti. Se poi perĆ² vogliamo far finta che questo modo di fare non sia tipico del Movimento 5 Stelle, vogliamo negare le affermazioni e i post pubblicati sul blog di Grillo, o vogliamo giocare al “Gioco dei Troll”, a me va bene, ma reputo sia una presa in giro per la mia e per l’intelligenza di tutti i lettori.
Spero di aver chiarito ogni dubbio in merito al precedente articolo, ma, come sempre, io e SenzaBarcode restiamo a vostra completa disposizione, senza censure nƩ nomi inventati.
In ogni caso ringrazio tutti voi per l’attenzione che avete dimostrato.
Ammessa e non concessa questa famigerata esistenza di troll “pagati dal PD” che si fingerebbero attivisti 5S, ci sarebbe poi da capire quale utilitĆ avrebbe tempestare di insulti e minacce solo quelli che si mostrano critici e/o ostili al movimentoĀ® al solo scopo di convincerli che hanno ragione a diffidare del M5SĀ®…
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