Politica

nuova politica italiana: ah quanto sei vecchia!

Anno nuovo, partiti nuovi, odore di vecchio! Quella spacciata per nuova politica, a me non sembra poi così diversa dal vecchio e caro mondo politico italiano

La politica è infatti sempre più frammentata, divisa in partiti, sottopartiti, movimenti e sottomovimenti. I politici si adeguano facilmente, riducendo ancora di più, se mai fosse possibile, il loro già esile spessore.

Come avrete facilmente capito dall’introduzione, il primo pezzo del 2014 sarà assolutamente polemico.

Io, nata e cresciuta a pane e politica, mi ritrovo ad odiare questo mondo, i suoi esponenti – nuovi e vecchi – e le solite frasi, ormai trite e ritrite. La nuova politica italiana, troppo legata al passato, e poco rivolta al futuro.

Inizio con i grillini, ma solo perché grazie ai loro commenti e ai vari post pubblicati sui social è scattata la scintilla nella mia mente. E poi, sono loro i veri rappresentanti di quella che loro stessi definiscono nuova politica, no?

Non ho mai visto nessun “affiliato” politico comportarsi come il grillino medio!

Non si può discutere di ciò che dice Grillo, non si possono criticare gli esponenti del movimento – che come unico metro di valutazione usano il “superblog” del capo- non si possono mettere in discussione le loro affermazioni e l’incapacità di alcuni parlamentari, che, insieme a tutti i pentastellati non fanno altro che criticare chiunque non la pensi come loro – dimenticando spesso di anteporre delle proposte alle critiche-

Se solo si prova a dissentire arrivano le minacce, gli insulti, le definizioni – troppo strette e/o troppo faziose anche per me- sei un fascista, sei un comunista, sei un affiliato della Kasta, è per quelli come te che votano PDL, PD-L, ecc. ecc. ecc.

Ora si nascondono dietro ai “troll” che a loro dire invadono il blog di Grillo, quando chiunque abbia seguito fin dall’inizio l’evoluzione del movimento sa bene che il popolo pentastellato è fatto anche di persone che non sanno argomentare una discussione, ma solo insultare, una volta finite le due o tre frasi imparate a memoria.

Odiano la politica, ma la sanno fare bene!

Passiamo ora alla nuova politica di “destra” – lascio volontariamente la pseudosinistra per ultima-

Alfano tradisce Berlusconi, che nel frattempo ha riformato Forza Italia, nonostante sia decaduto poco tempo fa dal suo ruolo istituzionale. Rinasce Alleanza Nazionale, senza però i “cari amici” di Fratelli d’Italia. La Lega fa un po’ come le pare e l’estrema destra è troppo impegnata a giocare ai “contadini”.

L’Onorevole Santanché ritiene che il problema primario dell’Italia sia la giustizia e i giudici, e la televisione italiana pensa anche di darle corda invitandola più o meno ogni sera in una trasmissione diversa.

Letta – Jr- continua a fare il Presidente del Consiglio – ad honorem- ma tutti pendono dalle labbra di Renzi, che ancora devo capire perché venga definito uomo di sinistra, l’uomo nuovo per una nuova politica – e non solo segretario del PD. Quest’ultimo partito, infine, continua a fare ciò che gli viene meglio: niente!

La legge elettorale – argomento cult del 2014- che tutti vogliono cambiare, è  criticata da ogni fazione politica, che però, quando ne ha avuto la possibilità, non ha mai realmente pensato di cambiarla.

Da ogni parte giungono nuove idee:

che siano gli alieni e decidere chi deve o non deve far parte delle liste;

vogliamo qualcosa in più delle crocette sui nomi, vogliamo le stelline;

Beppe Grillo presidente del consiglio, tutti gli altri impiccati in pubblica piazza;

Silvio, Silvio, Silvio

Come al solito in Italia, il cadavere continua a putrefarsi e la politica preferisce il deodorante al becchino.

Ci si preoccupa per la legge elettorale – che per carità, è sì importante- ma non si è ancora pensato a serie e decisive riforme per noi giovani, per l’economia, per diminuire l’ormai insostenibile tassazione italiana.

Nuova Politica Italiana: 3.0… Fatti non fummo per viver come bruti (?)

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Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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