Giornata mondiale contro l’Aids, il leitmotiv è la prevenzione
Il 1° dicembre ricorre la Giornata mondiale contro l’AIDS.
La Giornata mondiale contro l’Aids è una manifestazione pensata e organizzata per promuovere la cultura della prevenzione, una Giornata volta ad accrescere la coscienza dell’epidemia dovuta dal virus dell’immunodeficienza umana, HIV. E’ un virus che aggredisce il sistema immunitario umano e che, se scoperto tardivamente e non curato adeguatamente, fa diventare malati di AIDS.
I contagiati nel mondo sono più di 34 milioni, di cui la metà donne e 3,3 milioni di bambini di età inferiore ai 15 anni. Nel nostro Paese sono 23 mila gli italiani che hanno contratto il virus dell’ Aids. I dati del Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità riportano che ogni anno ci sono circa quattromila nuove diagnosi di infezione da Hiv (3.800 nel 2012), con una media, quindi, di dieci al giorno.
Le modalità di trasmissione del virus dell’ Hiv sono tre, sessuale, ematica e verticale madre-figlio. Tutte consistono nello scambio di fluidi corporei infetti e la modalità di trasmissione più diffusa (85%) è quella sessuale. Il rischio di trasmissione per via sessuale può essere ridotto avendo rapporti protetti. Prevenzione, dunque, prima di ogni altra cosa.
La prevenzione è indispensabile soprattutto in quei contesti dove l’educazione sessuale manca o è insufficiente, dove si ignorano i rischi e le malattie legate all’attività sessuale. E anche a questo serve la giornata mondiale contro l’Aids.
L’ importanza della prevenzione si manifesta anche in altri modi,sottoponendosi ad analisi ematiche quando si ritenga di aver avuto un rapporto a rischio, o dimostrandosi leali nei confronti del proprio partner dopo aver scoperto di essere sieropositivi.
Tutto questo naturalmente non basta. Aver contratto la malattia significa doversi sottoporre a delle cure specifiche per evitare la degenerazione del virus stesso. Adriano Lazzarin, il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Ospedale San Raffaele di Milano ha infatti affermato che:
Un malato di Aids ha le stesse aspettative di vita di una persona senza il virus se viene curata bene” . A far preoccupare è piuttosto il ritardo con cui viene diagnosticata la malattia.
E sempre nella direzione della prevenzione, anche il ministro della Salute,Beatrice Lorenzin, ha affermato:
La Giornata mondiale contro l’Aids rappresenta un momento di riflessione sull’epidemia di casi di malattia causati dall’Hiv , che continua a circolare, e i dati lo evidenziano, ma anche un’occasione per sensibilizzare tutti sulle modalità per prevenirne la trasmissione. Nei confronti di questo virus non bisogna abbassare la guardia.
Lotta contro l’Aids significa anche lotta alla discriminazione. La Giornata mondiale contro l’Aids serve a ricordare -ancora oggi- che una persona infetta non va emarginata, discriminata o abbandonata a se stessa, merita rispetto, solidarietà e aiuto; e contro le discriminazioni, in particolar modo nei luoghi di lavoro, punta la campagna 2013/2014 della LILA, la Lega Italiana contro l’Aids , ormai sul campo dal 1987 con un’associazione di volontariato composta da persone sieropositive e non.
Tante le battaglie e le iniziative, unico lo scopo: promuovere e tutelare il diritto alla salute, lottare contro ogni forma di violazione dei diritti umani, civili e di cittadinanza delle persone sieropositive o con Aids e delle comunità più colpite dall’infezione.
Nonostante i dati preoccupanti relativi al contagio, bisogna esultare per i risultati positivi che arrivano dalla sperimentazione. Bisogna gioire perché sono successi targati Italia. L’ Ospedale pediatrico Bambini Gesù, attraverso una sperimentazione condotta dall’ equipe del Professor Paolo Rossi, in collaborazione con l’ Università di Roma Tor Vergata, ha infatti testato su un campione di 10 bambini, nati infetti per via materna, un vaccino terapeutico.
Si tratta del primo vaccino pediatrico al mondo che, associato alla classica cura antiretrovirale, rappresenta una strategia innovativa il cui obiettivo è quello di educare il sistema immunitario della persona infetta a reagire al virus, tenendolo sotto controllo per impedirne il moltiplicarsi.
Non esistono vaccini preventivi per il virus ma questa scoperta rappresenta una sfida: la speranza che in futuro possano definitivamente interrompersi le cure attualmente praticate in quanto altamente tossiche.
La campagna della LILA può essere sostenuta con un SMS o una chiamata da telefono fisso al 45505 fino all’otto dicembre e i fondi raccolti destinati al progetto Donna- prevenzione al femminile.
L’ associazione invita a combattere contro l’ AIDS con la mente e con il cuore.
Seguiamo il cuore e doniamo. Parteciperemo cosi, anche noi, alla Giornata mondiale contro l’Aids.
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