Inter-Milan: il derby della Madonnina a quota 280
Il derby di Milano, Inter-Milan, verrà disputato per la 280ª volta in totale. Nonostante la classifica delle sue squadre, il match non perde il suo fascino.
Era una domenica, quella del 10 Gennaio 1909, quando le due milanesi si sfidavano per la prima volta in una gara ufficiale. L’incontro dell’epoca si concluse sul 3-2 per i rossoneri, e da quel giorno la cosiddetta “stracittadina” ha entusiasmato alternativamente i tifosi di ambo le compagini, tra grandi nomi, episodi controversi e match decisivi.
Il derby della Madonnina, almeno in tal contesto, potrebbe all’apparenza possedere meno fascino delle stracittadine precedenti, soprattutto per le classifiche altalenanti di entrambe le squadre, ma l’Inter-Milan di questa stagione racchiude in realtà tantissimi significati. Innanzitutto è il primo derby ufficiale con Erick Thohir alla presidenza nerazzurra, e sarà la “prima volta” anche per Walter Mazzarri, che dopo aver visitato il Meazza sulle panchine di Reggina, Sampdoria e Napoli, adesso lo farà su quella di una delle padrone di casa.
Massimiliano Allegri, al contrario, è ormai un esperto di “stracittadine”, anche se ultimamente in tali match non è stato particolarmente fortunato: dalla vittoria in Supercoppa Italiana del 2011, infatti, il Milan non è riuscito più a battere i nerazzurri, rimediando 3 sconfitte ed un pareggio, quest’ultimo culminato dalle reti di Stephan El Shaarawy ed Ezequiel Schelotto, al suo primo, ultimo ed unico squillo di nota con la maglia dell’Inter.
Le due squadre, decisamente lontane dalle zone nobili della classifica, si sfideranno per la 280ª volta in totale tra lo scetticismo di ambo le piazze, deluse dall’avvio non esaltante delle proprie squadre: in realtà sappiamo benissimo che una vittoria sui acerrimi rivali potrebbe a prescindere risollevare il morale sia di una delle due tifoserie sia della stessa squadra vincitrice, nonostante le difficoltà in classifica; di conseguenza la posta in gioco è comunque alta, visto che in match simili ci si gioca anche l’onore e la tradizione.
Tradizione che ci parla soprattutto attraverso le voci dei grandi protagonisti: durante la storia di Inter-Milan, infatti, brillano a caratteri cubitali nomi di leggende storiche come Gunnar Nordhal, José Altafini, Roberto Boninsegna e altri, ma anche di più recenti come Andrij Shevchenko, Zlatan Ibrahimovic, Ronaldo, Paolo Maldini, Javier Zanetti, Clarence Seedorf. Alcuni di questi nomi sono legati tra l’altro ad ambo i colori: come dimenticare l’esultanza provocatoria di Ronaldo dopo la rete siglata in rossonero contro il suo grande amore infranto, l’Inter (con tanto di gesto dell’ombrello di Moratti a fine match grazie alla vittoria finale targata Cruz e Ibrahimovic), le reti capolavoro di Pirlo e di Seedorf, entrambi passati dal versante nerazzurro a quello rossonero.
Ci sono invece episodi, legati al derby, assolutamente da dimenticare: il bengala che colpì Dida nel derby di Champions e che costò la sconfitta e l’eliminazione dell’Inter dalla Champions è uno di quei momenti che il calcio italiano dovrebbe ricordare solo per far sì che non si verifichino nuovamente situazioni così tristi e scoraggianti, per un movimento che muove un’intera nazione, più nel male che nel bene.