Sedotta da Napoli: il New York Times osanna il capoluogo partenopeo
Rachel Donadio, per il New York Times, azzera i luoghi comuni della città e la esalta nel suo ultimo articolo: “Seduced by Naples” (Sedotta da Napoli).
Secondo una classifica sfilata da “Il sole 24ore” la città di Napoli risultava la meno vivibile d’Italia, crollando all’ultimo posto e scatenando le perplessità dei cittadini partenopei, mortificati per l’ennesima volta dalla stampa e dall’opinione pubblica “italiota”. La situazione cambia decisamente se è una persona “straniera” ad avventurarsi nella città “che prima vedi, e poi muori”: l’afflusso di turisti è notevole, e c’è chi addirittura è rimasta “sedotta” dal capoluogo partenopeo.
Rachel Donadio, corrispondente culturale europea per il New York Times, è rimasta talmente soddisfatta dalla città da scrivere un articolo dove ne decanta le lodi e le qualità, cercando di smorzare i soliti, fastidiosissimi luoghi comuni sperperati dai più. Seduced by Naples (Sedotta da Napoli) rappresenta un’analisi emotivamente intensa ed accurata della visita della Donadio alla città partenopea, in un viaggio che passa dai luoghi storici alle composizioni architettoniche, accompagnate da un excursus sulle vicende “passate” che hanno colpito Napoli e il suo popolo, tra dominazioni varie e tante difficoltà.
Tra strade caotiche, centauri senza caschi contromano, profumo delizioso di caffè e composizioni architettoniche spettacolari, la giornalista del New York Times sottolinea che “è immediatamente chiaro quali siano le due forze primordiali a guidare il magnifico caos di questa città: la vita e la morte”. La vista del mare, i quartieri eccentrici, la pizza, il calore delle persone, l’incredibile mix di culture e tradizioni: una serie di qualità che hanno ammaliato la Donadio, innamoratasi di una città fatta di eccessi, di estremi, senza soluzione di equilibrio.
Ovviamente l’analisi non sciorina solo rose e fiori: i problemi della città sono evidenti, dall’elevato tasso di criminalità (sottolineato dalla giornalista con un eloquente: “A Napoli, i crimini in strada sono veloci e concreti”) al caos cittadino, che però non possono far sprofondare tutto ciò che c’è di bello. L’articolo, come chiarito in precedenza, si snoda anche attraverso il racconto di fatti storici, come la dominazione spagnola, le quattro giornate di Napoli e la recente “emergenza immondizia”.
A rendere ancora più palese l’ammirazione della Donadio per la città di Napoli ecco giungerci un paragone piuttosto importante:
Il suo incantesimo può essere potentissimo. Più di quello dell’elegante e contenuta Firenze o dell’esibizionista Roma, con la sua perfetta ed antica bellezza, ed ancora di più dell’ultraterrena Venezia; posso dimostrare che la tanto sporca, misera e pericolosa Napoli sia è una tra le città più romantiche al mondo.
Uno spot eccezionale per la città di Napoli, tristemente bistrattata dai detrattori ma amata da chi riesce a vederla con occhi maggiormente distaccati, lontani da una cultura italiota troppo incentrata sul “punta-dito”, sul confronto, sulla supremazia, sull’invidia. L’articolo “Sedotta da Napoli” si conclude con una massima universale e perfettamente adatta a descrivere la giornata tipo della Donadio in versione turista: “Campa un giorno e campalo bene”.
È possibile leggere l’articolo integrale (in inglese) al seguente link.
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