Nelson Mandela: il mondo piange la sua scomparsa
Nelson Mandela, tra i massimi esponenti del movimento anti-apartheid, appoggiò e guidò la lotta armata fino alla liberazione del Sudafrica, ottenne il più alto riconoscimento civile indiano il Bharat Ratna nel 1990, Premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente nero eletto in Sudafrica alle elezioni del 1994.
Una carriera e una personalità di tutto rispetto quella di Nelson Mandela chiamato anche Madiba, suo soprannome popolare. Presidente nei difficili anni della transizione dal vecchio regime alla democrazia, Nelson Mandela è tra le poche personalità politiche che è riuscita a sostenere efficacemente la riconciliazione nazionale. Una cosa non da poco se guardiamo al frequente immobilismo della classe politica e militare successivo alle guerre civili di molti stati africani, mediorientali e non solo. Del resto i movimenti rivoluzionari e anti-regime quasi sempre hanno portato a nuove dittature anche nella storia dell’Occidente.
Nelson Mandela è morto a 95 anni il 5 dicembre, dopo una lunga malattia che l’aveva progressivamente convinto a ritirarsi dalla vita pubblica per dedicare maggior tempo alla propria famiglia. Bandiere a mezz’asta, 12 giorni di celebrazioni e funerali di stato (forse il 14 dicembre) previsti in Sudafrica. Migliaia le persone scese nelle strade di Johannesburg per rendergli omaggio. Tributi e cordoglio da ogni angolo del mondo, sia da parte dei capi di stato, sia da parte di personalità della cultura, sia da parte di semplici cittadini. Anche sul web la diffusione è massima, sulla sua pagina facebook, che conta quasi due milioni e mezzo di iscritti, si leggono diversi commenti che lo descrivono come: eroe, maestro, padre.
Si prepara un evento mondiale, che alcuni paragonano al funerale di Papa Giovanni Paolo II. Sono attesi tra i tanti: la Regina Elisabetta e il principe Carlo, il premier britannico David Cameron, il Dalai Lama, Barack Obama, ma anche Bill Clinton, Bill Gates, Bono Vox, Annie Lennox e Naomi Campbell sua grande amica. La fondazione che porta il suo nome lancia una campagna di sostegno del Centre of Memory, per contribuire a mantenere in vita la memoria e l’eredità storico-culturale di Nelson Mandela. Scrivono:
Lo rigraziamo per la sua vita, la sua leadership, la sua devozione nei confronti dell’umanità e delle istanze dell’umanità. Salutiamo il nostro amico, collega, compagno e lo rigraziamo per i suoi sacrifici in favore della nostra libertà. Le tre organizzazioni no-profit che lui ha creato persisteranno nella promozione della sua eredità straordinaria.
Sia il Primo Ministro Letta che il Presidente Napolitano hanno inviato una lettera di cordoglio a Zuma, attuale presidente della Repubblica sudafricana. Letta ha sottolineato che “la scomparsa di Mandela ha destato profonda emozione nel popolo italiano che ha visto nella figura del primo presidente di colore della Repubblica sudafricana un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell’integrazione. Sono questi i valori ai quali si ispira l’azione che il governo italiano intende perseguire con forza e determinazione, affinché il nostro Paese e la nostra Europa sappiano trarre esempio dalla lunga battaglia condotta da Madiba”.
“What counts in life is not the mere fact that we have lived. It is what difference we have made to the lives of others that will determine the significance of the life we lead.” Nelson Mandela.
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