I ragazzi di Spring Awakening al Brancaccio: fottutamente bravi!
Il cast di Spring Awakening al Brancaccio, un risveglio di primavera che infiamma la Caput Mundi nel freddo inverno 2013.
Riflettere sull’aborto e la masturbazione passando per il suicidio, commuovendosi e ridendosi addosso e farsi “mandare” a quel posto da 13 adolescenti che ti fan sentire uno schifo ma che ti mancano appena si chiude il sipario. Clap, clap, clap, preparatevi a battere le mani. Ci sono i ragazzi di Spring Awakening al Brancaccio, siete caldamente invitati ad andare a Teatro, avete ancora poco tempo perché l’ultimo spettacolo a Roma sarà l’8 dicembre alle 21. Vorrei dire che non siete invitati ma spronati! Giovani adolescenti, timidi, spavaldi o estroversi che siano soli, in gruppo o accompagnati da genitori severi, separati, indifferenti, ansiosi o preoccupati. Spring Awakening al Brancaccio è un’occasione che non potete perdere.
I lettori di SenzaBarcode conoscono il Cast, per chi volesse approfondire ci sono tutte le interviste eseguite da Giuseppe Senese e Riccardo Camilloni! adesso capirete subito che ho barato; non sono proprio tutti adolescenti ma, Francesca Gamba e Gianluca Ferrato, esperti maturi e grintosi “adulti” hanno una carica esplosiva che fa scuola oltre che amalgamarsi alla perfezione con i ragazzi. Arrivati al Brancaccio per la prima il 3 dicembre, non sapevo esattamente cosa aspettarmi: conoscevo il contenuto del musical ovviamente, pièce teatrale di Frank Wedekind, “Risveglio di Primavera”, pubblicata nel 1891 e vincitore di otto Tony Awards e quattro Drama Desk Awards; avevo letto tutte le interviste ma non ero preparata all’impatto e alla velocità!
Si viene “trascinati” con violenta riflessione in un percorso fatto di ostacoli, paure, desideri, ignoranza e terrore. Quella paura che solo un adolescente alle porte della scoperta del mondo del sesso e dei forti sentimenti può provare. Quell’ignoranza che solo gli adulti ottusi si trovano a porre, tra loro e i figli, come una barriera insormontabile.
Li ho adorati tutti ma qualcuno mi torna in mente durante la giornata, penso a quelle treccine così composte e cariche di spavento, al suo sorriso spensierato e subito Paola Fareri alias Martha diventa una ragazza complessa e da coccolare. Vincenzo Leone è Georg, ossessionato dalla sua insegnante di pianoforte: un simbolo! mi ha fatto piangere dal ridere a tratti ma anche riflettere profondamente su come vivono l’adolescenza i ragazzi.
Temi caldi e cari qui a SenzaBarcode, trattati con eleganza anche mentre mandano tutto il pubblico a “fanculo” ma che m’importa, son bravi, fottutamente bravi.
Il coro, gli strumenti e la coreografia sono perfetti, in linea e essenziali, non c’è nulla da togliere o da aggiungere.
Pietro Contorno il Direttore artistico, ha fatto il suo ingresso a fine spettacolo, ringraziando “l’84% di voi che è venuto a vedere Spring Awakening al Brancaccio senza sapere cosa avrebbe trovato” il tutto con forte accento toscano e le mani piene di applausi per i suoi ragazzi, ne è fiero e si legge da come li protegge con lo sguardo.
Melchior Gabor, riempie la scena e diventa difficile pensare che è interpretato da chi, Federico Marignetti, è al suo esordio teatrale. Wendla, bella, dolce e ingenua è la bravissima Arianna Battilana. Sono veramente tutti eccezionali ma, ovviamente, c’è sempre un personaggio che per qualche motivo resta impigliato tra i capelli e il cuore; che sia perché ci si senta vicini o perché lo si stimi particolarmente. Per me è stata sensazionale Tania Tuccinardi la disordinata e cacciata Ilse: è brava, ha una voce meravigliosa, interpreta Ilse con naturalezza e disinvoltura. Ogni millimetro del suo corpo l’ho trovato nel personaggio, la curvatura del collo, lo sguardo, le mani… ogni cosa parlava. Brava Tania! Bravi ragazzi di Spring Awakening, al Brancaccio avete fatto un figurone e, appena si è chiuso il sipario, mi mancavate tutti un po’.