Cronaca

Regione Lazio: Cangemi, NCD: sinistra lasci perdere vecchio modo vigliacco di far politica

Cangemi, NCD, nei due comunicati stampa che troverete qui di seguito, grida allo scandalo, dalla malagestione dei rifiuti nell’intera regione del Lazio, al vecchio modo di far politica della sinistra: Proteste dal basso e silenzio vigliacco quando si è sul “trono”.

Giuseppe-CangemiZingaretti venga in aula e ci metta la faccia

Il Pd deve fare pace con se stesso. Chi ieri faceva le barricate per qualunque iniziativa tanto per ripetere “è colpa del centrodestra” oggi deve come minimo tacere. Se poi qualche sofista di sinistra cerca di passare una legittima richiesta di confronto del consiglio regionale su un tema fondamentale come il riordino delle partecipate per una difesa di poltrone allora non ha veramente capito nulla

E’ quanto dichiara il consigliere Ncd della Regione Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi.

L’opposizione non può conferire alla giunta una delega in bianco su un tema di questa portata, non può votare un provvedimento raffazzonato come quello che ci hanno presentato Zingaretti e Fabiani. Se Zingaretti è convinto della bontà di questa iniziativa – sbagliata nella forma, non certo nella sua essenza – venga a metterci la faccia, di fronte alla sua stessa maggioranza che non prende nessun tipo di posizione, ma demanda la propria difesa ad altri esponenti di sinistra, non eletti in Regione. Lascino perdere le note stampa – conclude Cangemi – e questo solito vecchio modo vigliacco di fare politica.

Facciamo notare a Zingaretti che l’iniziativa del Mibac su Falcognana riguardi un sito su cui sussistono dei vincoli che, come tali, vanno rispettati. Guarda un po’, Zingaretti: quello che dicevamo noi da sempre. Da Zingaretti arriva una difesa imbarazzata a una decisione sbagliata da subito. Di tanti silenzi, quello mancato oggi è il peggiore del presidente della Regione Lazio.

Lo dichiara il consigliere Ncd della Regione Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi

 

Roma 3 dicembre 2013

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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