Politica

Netanyahu incontra Letta e Papa Francesco.

Netanyahu e Letta si sono incontrati a Roma per il quarto vertice bilaterale tra Italia e Israele, previsto fino a circa due settimane fa a Torino. Netanyahu, in visita ufficiale, si è  recato anche da Papa Francesco.

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Si tratta dell’ennesima occasione di ratifica degli accordi bilaterali tra lo stato italiano e lo stato israeliano, ma che quest’anno prevede anche la firma di ulteriori accordi che rinsalderanno l’interdipendenza economica e politica rendendo l’Italia ancora più alleata di uno stato al centro di una difficile e grave situazione geopolitica: quella palestinese (vedi articolo precedente su SenzaBarcode). Le date scelte per la visita ufficiale in Italia sono particolari. In questi giorni cade la festività ebraica dell‘Hannukah conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci. Questa ricorrenza commemora il Tempio di Gerusalemme ricostruito due volte nel corso della storia dell’ebraismo e ancora distrutto. Il Muro del Pianto, che sorge su un lato dell’antico tempio, è oggi il luogo di preghiera e di pellegrinaggio più importante per gli ebrei. L’ebraismo tradizionale anela alla sua ricostruzione anche se da tempo nello stesso luogo sono presenti due monumenti altrettanto importanti per la religione islamica: la Moschea al-Aqsa e la Cupola della Roccia.

Ieri il presidente del Consiglio Enrico Letta e  il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno partecipato alla cerimonia di accensione delle candele di Hannukah nel Tempio Maggiore di Roma, accolti dal Rabbino Capo, Riccardo Di Segni, e dal presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. In questa occasione Netanyahu ha dichiarato:

“Cancellate le illusioni: l’Iran cerca la bomba atomica ed è un regime che supporta il terrorismo. Non permetteremo che abbia una forza atomica da usare contro di noi. Di fronte alle minacce risponderemo quando ce ne sarà bisogno.”

Letta, a proposito della denuclearizzazione militare dell’Iran, ha concluso dicendo che l’Italia si impegnerà perché l’obiettivo sia raggiunto, rinnovando gli impegni della comunità internazionale. Si è anche manifestato ottimista circa la risoluzione pacifica della questione palestinese.

Oggi Netanyahu è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco, ben scortato e controllato da misure di sicurezza strettissime che hanno chiuso al traffico le vie limitrofe del Vaticano. I militari che accompagnavano la delegazione non hanno varcato le soglie di San Pietro e l’incontro si è svolto nella biblioteca privata del pontefice per circa mezz’ora. I due capi di stato si sono scambiati, come da tradizione, dei doni. Papa Francesco ha ricevuto, tra le altre cose, un libro sull’Inquisizione intitolato “Le origini dell’Inquisizione nella Spagna del XV secolo“, scritto da Ben Zion Netanyahu, il padre del premier israeliano. Il Papa ha ricambiato con una formella in bronzo di San Paolo. Alla fine della visita Papa Francesco ha rinnovato il desiderio di un viaggio a Gerusalemme, che potrebbe compiersi intorno a maggio del prossimo anno. A seguire il pranzo di Stato a Villa Madama e successivamente la firma degli accordi. Oltre ai due capi di governo, hanno partecipato sei ministri israeliani e cinque italiani: Emma Bonino, Angelino Alfano, Maria Chiara Carrozza, Massimo Bray e Flavio Zanonato.

Nel frattempo a Roma, a Torino e in altre città di Italia sono stati organizzati cortei, sit-in e manifestazioni di protesta contro la cooperazione militare e politica dei due stati.

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Cristina Di Pietro

Classe 1986. Laurea Magistrale in Lettere conseguita con il massimo della dignità. Citazione preferita: "se comprendere è impossibile conoscere è necessario" (P. Levi).

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