Cronaca

M5S Lazio, Sanità e malasanità sospeso Consiglio. Commissione inchiesta

Comunicati stampa del M5S Lazio del 28 novembre su sanità e malasanità della Regione Lazio

malasanità

Sospeso il Consiglio straordinario sulla sanità per l’assenza del Partito Democratico

Il Consiglio straordinario sulla sanità è stato sospeso per la terza volta dal Presidente Leodori dopo la verifica del numero legale, richiesta dal M5S, che ha sancito l’assenza della maggior parte dei consiglieri del PD dall’aula.

La richiesta di numero legale è stata fatta dopo aver illustrato la risoluzione sull’istituzione di una commissione di inchiesta sulla malasanità, illustrata dal consigliere pentastellato Gianluca Perilli in un’aula semi vuota.

Barillari dopo l’annuncio di scioglimento della seduta fatto dal Presidente Leodori ha tuonato indignato: “Non è possibile rinviare ancora la discussione sulla sanità, evidentemente il PD reputa più importante discutere sui maestri di sci o sulla protezione civile mentre nel Lazio di malasanità si muore, evidentemente la commissione di inchiesta fa paura e si cerca di ostacolarne l’istituzione.”

La consigliera Gaia Pernarella è intervenuta in seguito all’annuncio, minacciando “l’uso continuo della richiesta di numero legale e di appello nominale.”

Si prospetta un lungo fine settimana per i dipendenti di via della Pisana, sperando che non marchi come adesso il tramonto della democrazia e della legalità.

Istituire una commissione di inchiesta sulla malasanità ma manca il numero legale

Illustrando la risoluzione per l’istituzione di una commissione di inchiesta speciale sulla malasanità nel Lazio, il consigliere Gianluca Perilli del M5S ha indicato come “non istituirla sarebbe un colpo di nuca a tutti quei pazienti che hanno subito danni per il trattamento errato delle patologie e che attendono risposte.”

A seguito di alcuni interventi degli esponenti di altre forze politiche, Perilli ha chiesto: “Che senso ha portare all’attenzione un caso di malasanità se poi non si da seguito a queste evidenze istituendo una commissione di inchiesta che cerchi le responsabilità di un cortocircuito che è innanzitutto organizzativo? Non comprendiamo chi si oppone dicendo che questo arrecherebbe un danno alla regione Lazio, perché sarebbe una dimostrazione della propria inefficienza davanti alle altre regioni secondo la teoria che i panni sporchi vadano lavati in famiglia. Una regione seria e moderna si deve fare carico delle proprie inefficienze e debolezze ed individuare le responsabilità di chi ha amministrato.

Se si è agito correttamente si deve avere coraggio e sensibilità verso i cittadini assumendosi le  proprie responsabilità, non si può sfuggire o nascondersi. E’ fondamentale rispetto alla politica sanitaria proposta dalla giunta Zingaretti e per instaurazione di un rapporto di fiducia con i cittadini. Lo stesso presidente ha dichiarato davanti a tutti di non essere contrario alla creazione di questa commissione. Qualsiasi altra argomentazione è quindi contraria al desiderio dei cittadini e del Presidente”, ha chiosato il consigliere.

La risoluzione non è stata votata, dopo aver verificato la mancanza del numero legale dovuta alle numerose assenze dei consiglieri di maggioranza.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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