M5S Lazio Costruzionismo for dummies: Vol.1 La Legge regionale 90/2013
Il M5S Lazio ha “lanciato” il Costruzionismo con la nuova capogruppo e comincia dalle società regionali e la legge regionale 90/2013.
Dopo aver presentato i nostri emendamenti il Partito Democratico ha iniziato a strumentalizzare il nostro gesto attraverso i propri coreuti, ex dignitari caduti in disgrazia che passano il tempo sui social network. Questo testo nasce dall’esigenza di spiegare punto per punto il motivo della nostra azione ed il senso dei nostri principali emendamenti.
Legge regionale 90/2013 – Riordino società regionali
Tra gli oltre 800 emendamenti presentati ve ne sono alcuni che chiedono cose molto precise e molto distanti dal “difendere le poltrone” a cui si sono aggrappati alcuni esponenti del PD:
· Per garantire la rappresentanza delle opposizioni all’interno del consiglio di amministrazione di Sviluppo Lazio S.p.A. noi vogliamo che ci siano 5 elementi qualificati e di comprovata esperienza, nominati dal Consiglio regionale al posto dell’amministratore unico proposto dalla maggioranza, perché i cittadini devono poter controllare l’operato di una società responsabile dei finanziamenti erogati dalla regione;
· La riorganizzazione targata Zingaretti prevede che la corte di dirigenti super pagati delle società regionali, responsabili della loro rovina, passeranno a carico della regione, noi vogliamo garantire che solo i posti degli impiegati siano tutelati lasciando autonomia di ricollocazione ai dirigenti;
· Zingaretti si sta distinguendo per assumere dirigenti con una facilità che ha già provocato l’interesse della Corte dei Conti, noi vogliamo introdurre il principio che non si possa essere più di un dirigente ogni 30 impiegati;
· Il Presidente vorrebbe una delega in bianco da parte del Consiglio regionale per poter gestire le società regionali autonomamente senza alcun tipo di controllo e, visti i precedenti, noi pretendiamo un passaggio obbligatorio e vincolante in Consiglio per ogni operazione riguardante le società regionali;
· La Regione Lazio possiede una banca tecnicamente fallita, Banca Impresa Lazio, già sanzionata dalla Banca d’Italia che Zingaretti vorrebbe salvare accollando gli oneri sulle tasche dei cittadini, noi proponiamo di liquidarla e di identificare i responsabili del tracollo finanziario
Caro Zingaretti, se questo è difendere le poltrone quello che lei propone cosa è? Costruirle artigianalmente con il consenso del Consiglio? Non vogliamo e non possiamo.