Cronaca

Legge di Stabilità 2014 – analisi dei punti principali

Legge di Stabilità: il testo è stato approvato questa mattina dal Senato con 162 voti favorevoli e 115 contrari. Passerà ora nelle mani della Camera che dovrà valutare e decidere se approvare il disegno senza apportare alcuna modifica, o proporre delle migliorie alla stessa.

legge stabilità

Analizzando nel dettaglio le proposte più rilevanti contenute all’interno della Legge di Stabilità 2014, sembra che il Governo provi ad agevolare, almeno in parte, le famiglie e l’economia italiana, in questo periodo non esattamente florido.

Vi sono infatti sgravi Irpef per i redditi tra i 15 e i 18 mila euro e tagli al cuneo fiscale per le imprese. Queste vedranno inoltre una detrazione da Irpef e Ires, pari al 30%  dell’IMU versata sui capannoni.

La tassa sui servizi comunali, definita TASI nella legge di stabilità, finirà totalmente nelle casse dei comuni, ai quali verranno versati altri 500 milioni di euro, oltre ai 943 precedentemente stabiliti, proprio per permettere agli enti locali di applicare delle detrazioni sull’imposta che i cittadini saranno tenuti a versare nelle casse del proprio comune.

La Legge di Stabilità prevede inoltre il ritorno alla social card, che ora si chiama carta acquisti, non ancora definibile come un vero e proprio reddito minimo, come puntualizzato anche dal ministro Giovannini, ma un aiuto alle persone e ai nuclei familiari in difficoltà. I fondi per questo “esperimento” verranno reperiti attraverso il “contributo di solidarietà“, trattenendo cioè  il 6% dalle pensioni oltre i 90.000 euro, il 12% da quelle oltre i 128.000 e il 18% dalle pensioni che superano i 193.000 euro. Se questo nuovo esperimento darà buoni frutti si provvederà all’avvio del SIA – Sostegno Inclusione Attiva- che oltre al mero aiuto monetario prevede anche l’avvio di programmi di attivazione sociale.

Nessuna modifica è stata apportata al sistema pensionistico, nonostante fosse una delle richieste avanzate dalle parti sociali. E’ stato solo confermato l’adeguamento al costo della vita delle pensioni minime – che potranno essere triplicate, arrivando quindi ad un massimo di € 1.443,00 lordi al mese-

Neanche per i fondi destinati agli ammortizzatori in deroga è prevista alcuna modifica o aumento sostanziale, se non per il limite massimo della durata della cassa integrazione in deroga, che si riduce.  La CIG infatti potrà al massimo protrarsi per 12 mesi a biennio – 8 mesi per il 2014 e 6 per il 2015 e il 2016-

Il disegno della Legge di Stabilità prevede una novità, che se confermata al momento della promulgazione, potrebbe sì trovare larga condivisione, e che riguarda le cartelle esattoriali di Equitalia. Le imposte e le sanzioni arretrate potranno essere pagate senza interessi, a condizione però che si versi il cinquanta percento dell’importo dovuto entro il 30 giugno 2014 e il restante entro il 16 settembre dello stesso anno.

Un’importante novità è l’istituzione del Fondo nazionale di garanzia, che oltre a quello già esistente per le piccole e medie imprese, tutelerà i grandi progetti di ricerca e innovazione e chi ha o vuole accendere il mutuo per la prima casa, anche in relazione alla ristrutturazione ed all’efficienza energetica della stessa.

Purtroppo la legge di stabilità prevede anche il finanziamento per la costruzione di nuove navi da guerra. In un periodo di crisi come questo, che senso ha destinare tre miliardi di euro – anche se spalmati in vent’anni- per l’incremento degli armamenti bellici, soprattutto in un Paese che ripudia la guerra?

Si blocca la contrattazione dei dipendenti pubblici per tutto il 2014 e li turn over vedrà le assunzioni pari al 40% dei ritiri nel 2015, al 60  nel 2016 e all’80% nel 2017.

Tagliando una parte del finanziamento pubblico ai partiti si ricaveranno 68 milioni di euro, che saranno destinati in parte alla creazione di un fondo per i disastri causati da calamità naturali e in parte per accelerare la ricostruzione dei territori danneggiati da disastrosi eventi naturali – tra i quali si citano l’Aquila, la Calabria e l’Emilia Romagna-.

Queste in breve le novità più rilevanti. Ora non ci resta che attendere l’esito dell’analisi della Camera dei deputati.

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Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

2 pensieri riguardo “Legge di Stabilità 2014 – analisi dei punti principali

  • In questo caso io non ho espresso alcun parere, favorevole o contrario, proprio perché volevo lasciare al lettore la possibilità di dire la sua.
    La ringrazio per l’attenzione e spero anche io, come lei, che finiscano i caroselli e ricomincino ( o forse inizino per la prima volta) ad occuparsi realmente dei problemi degli italiani.
    Ovviamente sto dando per scontato che gli insulti, le offese e le parolacce, siano per chi questa legge l’ha scritta e approvata e non per noi che non facciamo altro che riportarne parte del testo…
    buona giornata

  • Altro giro di carosello … Legge inutile….
    1) Si raccolgono “pezzi” dalle pensioni…. non giusto, perchè non toglierlo da privilegi da ladri dei politici?
    2) Fondo nazionale di garanzia, significa che solo “grandi progetti” verranno supportati, miei cari idioti, pensate proprio che la gente non capisca? Significa che con una scusa qualsiasi solo le aziende “strozzine” si spartiscono i soldi.. con l’ovvia bustarella del politichese di turno..
    3) Si potranno pagare gli arretrati di equitalia senza interessi solo se si versa il 50% Che idiozia! Se prima i soldi non li avevano ora trovano il 50% per le vostre belle facce da ladri?
    Dopo questa legge beffa sarebbe utile che ogni cittadino andasse a denunciare questo governo direttamente ai carabinieri.. Una denuncia non farebbe rumore, ma circa 40 milioni di denunce (legali) al governo, e portarlo in tribunale a rispondere dei misfatti, sicuramente avrebbero molto più effetto che qualsiasi “nuovo” partito.

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