Winamp chiude: il software audio si congeda dopo 15 anni di servizio
La Nullsoft e AOL hanno annunciato la chiusura del progetto Winamp, uno tra i software audio più utilizzati della storia dell’informatica.
Winamp, it really whips the Llama’s ass
Una volta installato il software, erano queste le parole che rimbalzavano fuori dalle casse del vostro PC o del vostro monitor, accompagnate da un breve sottofondo musicale e dal classico verso del Llama. Winamp è stato per anni uno tra i programmi più amati per ascoltare musica, vista la sua interfaccia grafica accattivante e la sua compatibilità quasi totale con tutti i formati audio più diffusi in circolazione. Un programma che sparirà per sempre a partire dal 20 dicembre, secondo quanto affermato da AOL, l’azienda che ha acquistato il software dagli sviluppatori originali della Nullsoft.
L’annuncio pubblicato sul sito ufficiale non ha lasciato margini di comprensione tali da poter ipotizzare le possibili motivazioni che hanno spinto alla chiusura del progetto, ma l’agguerrita concorrenza e uno sviluppo andato sempre più a rilento negli ultimi anni sembrano le uniche cause perlomeno comprensibili. Il 20 dicembre Winamp sparirà dalla rete, il sito chiuderà con tutti i suoi servizi annessi e non sarà più possibile scaricare il programma, se non su altri siti.
Un triste epilogo per un software nato il 21 aprile del 1997, che come obiettivo preponderante si prefiggeva di offrire agli utenti un’esperienza di facile utilizzo e graficamente accattivante, a partire dal primo avvio, come osservato ad inizio articolo. All’epoca erano pochi i software davvero efficienti nel riprodurre i file musicali presenti sul proprio PC, e Winamp su questo ha fatto scuola, così come il suo “cugino” su Mac, iTunes.
Nel corso degli anni il software s’è rinnovato esteticamente e nelle sue funzionalità, aggiungendo anche un supporto per i video mai pienamente convincente; nel frattempo, la concorrenza ha cominciato a divenire sempre più agguerrita, con un Windows Media Player sempre più funzionale, un VLC che ha impersonato alla perfezione la parte di “coltellino svizzero” dei file audio/video, un iTunes approdato anche su Windows ed una richiesta “cloud” sempre più insistente, tra cui figurano tutt’oggi servizi largamente utilizzati come Spotify, Grooveshark, Last.fm e Google Music.
Il 20 novembre il rilascio della versione 5.66, poi l’annuncio funereo. Winamp chiude i battenti dopo 15 anni di servizio, ma visti i tempi che corrono, forse solo i nostalgici e gli appassionati del software ne sentiranno la mancanza. In ogni caso, esistono numerose alternative per tutti i coloro i quali sono abituati ad usare il “software del Llama”: quello che mi sentirei di raccomandare caldamente è Foobar2000, programma free ricco di funzionalità, capace di aprire praticamente tutti i tipi di file audio esistenti sulla rete e di offrire una qualità audio davvero eccelsa, migliorabile anche grazie a numerosi plugin appositi. Forse un po’ complicato per i neofiti, risulterà comunque indispensabile per gli utenti più smaliziati.
Winamp, d’altro canto, riusciva ad unire facilità di utilizzo a notevoli “customizzazioni”, ma il tempo è passato anche per lui.
già da qualche tempo utilizzo Freemake Music Box. Non ha le visualizzazioni così belle ma permette di importare le intere playlist da Winamp. mi sembra mlt comodo.