Fratelli coltelli d’Italia- Lettera dell’Avv. Francesco Forte
Lettera aperta dell’Avv. Francesco Forte, ex dirigente MSI e AN.
Domenica scorsa, Ignazio La Russa, in occasione del politicamente fallimentare convegno di Officina per l’Italia, aveva intelligentemente chiesto agli eurodeputati di Fratelli d’Italia di uscire dal Partito Popolare Europeo ma subito gli onorevoli Fidanza e Scurria hanno confermato pubblicamente la loro convinta adesione al PPE. Lo stesso “democristiano” in Europa, Carlo Fidanza (che del PPE è anche dirigente), però, questa sera, a Milano, ricorderà con un convegno la figura del “fascistissimo” Pino Rauti (già segretario del MSI e fondatore prima di Ordine Nuovo e poi della Fiamma Tricolore). Un grottesco doppiogiochismo che non convince né gli elettori moderati, tantomeno quelli estremisti.
A prescindere da queste posizioni assolutamente schizzofreniche, decisamente strumentali (un colpo al cerchio ed un colpo alla botte), Fratelli d’Italia si trova ora schiacciata fra la nuova Forza Italia euroscettica di Berlusconi (e della odiata ex amica Santanchè), il Nuovo Centrodestra degli amici Alfano e Formigoni ed il nuovo Movimento per Alleanza Nazionale dell’ingombrante Storace (più la Poli Bortone, Menia, Nania e Romagnoli) che tutti i sondaggi danno in forte crescita e, comunque, sopra il 3%.
Le elezioni europee (con lo sbarramento del 4%) si avvicinano e i Fratelli d’Italia rimangono inchiodati al 2 max 3%. Molti, fra i quali almeno due dei nove deputati, e Giuseppe Cossiga (figlio dell’ex Presidente della Repubblica) vorrebbero passare con gli scissionisti alfaniani. Altri, come, ad esempio, il circolo milanese Destrafuturo di Michele Puccinelli, ed alcuni consiglieri regionali, sono pronti ad aderire alla resuscitata creatura berlusconiana. Infine vi è chi, come Ignazio La Russa, preferirebbe una fusione con tutti gli ex AN, a partire dai suoi vecchi amici Alemanno e Storace. Ma contro i vecchi colonnelli (tutti e tre hanno sottoscritto la petizione No-Euro, in difesa della sovranità nazionale), insorgono gli ex giovani (quanto assolutamente navigati e paraculi mestieranti della politica) guidati da Giorgia Meloni e Carlo Fidanza (ex figliocci, caporali autoproclamatisi alti ufficiali, come in un golpe africano) che, montatisi la testa, si sentono statisti e non vogliono perdere il controllo sul loro partitino.
Avv. Vincenzo Forte