Calabria, allarme maltempo, richiesto stato di calamità
Dopo la Sardegna anche in Calabria è allarme maltempo.
Catanzaro e Crotone chiedono lo stato di calamità. I territori di entrambe le province negli ultimi due giorni hanno subito ingenti danni causati dal maltempo.
La provincia di Catanzaro è tuttora senza fornitura idrica, tanto da obbligare la Protezione civile ad intervenire con autobotti in aiuto della popolazione locale.
I danni causati dall’anomala ondata di maltempo che ha colpito la Calabria nelle ultime ore, sono attualmente stimabili in decine di milioni di euro. Molte vie di comunicazioni, principali e secondarie, sono tuttora inagibili, le condutture idriche sono state danneggiate e contaminate dalle infiltrazioni, derivate anche dai danni provocati alla rete fognaria.
A questa stima vanno aggiunti i danni provocati alle coltivazioni e alle fabbriche colpite dal maltempo.
Le piogge incessanti delle ultime ore hanno distrutto intere vie di comunicazione in Calabria, ferrovie comprese. Molti paesi in provincia di Catanzaro sono ancora adesso isolati, le scuole resteranno chiuse fino a quando non si riuscirà a stabilizzare la situazione.
A Sellia Marina sono state soccorse 150 persone e a Squillace un uomo, intrappolato nell’abitacolo della sua auto, è stato tratto in salvo tempestivamente dai volontari della protezione civile.
Nel giro di due giorni la Calabria è stata letteralmente inondata da 145 millimetri d’acqua. Il capo della protezione civile nazionale, Franco Gabrielli ha dichiarato:
la Calabria è in condizione di maltempo davvero difficile e speriamo che non ci siano vittime
Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti si è rivolto oggi al Governo per chiedere, come già avvenuto per la Sardegna, lo stato di calamità naturale.
Si riapre l’annoso problema italiano della prevenzione e della gestione dei problemi. I collegamenti, stradali, marittimi e ferroviari per e all’interno della Calabria sono obsoleti, trascurati, mal gestiti.
E’ quasi un miracolo che non ci sia stata alcuna vittima in Calabria, ed è sempre la stessa e solita vergogna, nell’indifferenza generale dei media e delle istituzioni. Speriamo che questi disastri causati dal maltempo e dalla cattiva gestione non siano dimenticati dal resto dell’Italia, dal Governo e dalle istituzioni come è già accaduto con il terremoto che ha colpito Mormanno, e per cui la popolazione tuttora sta pagando le conseguenze – qui nessuno ha organizzato concerti, catene umane, aiuti via sms- e prima ancora con l’alluvione di Bivona e di tutto il territorio vibonese.
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