Politica

Lettera di Matteo Renzi, candidato a segretario nazionale del Partito democratico

 Si avvicinano le primarie del Partito Democratico, Matteo Renzi, candidato a segretario nazionale del PD, ha scritto agli italiani nel mondo

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Nel mondo globalizzato di oggi gli italiani residenti all’estero sono una marcia in più del nostro Paese. L’Italia vuole uscire dal proprio provincialismo e proiettarsi nel mondo, sanando in fretta i danni prodotti da vent’anni di mala politica e recuperando in competitività, credibilità e produttività. Gli italiani all’estero possono dare un contributo importante.

Il patrimonio di intelligenza, di esperienze multiculturali, professionalità acquisite in contesti internazionali dagli che vivono e lavorano all’estero sono un valore aggiunto straordinario per l’Italia. Un valore aggiunto che va adeguatamente apprezzato, promosso e divulgato.

I processi di globalizzazione degli ultimi anni fanno si che un paese riesca a tenere il passo con i tempi solo nella misura in cui sia capace di internazionalizzarsi. Gli italiani all’estero fino ad oggi non sono stati coinvolti a sufficienza in questo processo. Al contrario li si è trattati come fruitori passivi di politiche assistenzialistiche, ormai legate al passato.

È ora di cambiare verso all’Italia, e anche alle poetiche per gli italiani nel mondo. Tutti gli italiani nel mondo: i cervelli in fuga di ultima generazione, ma anche quelli delle prime generazioni di migranti: gli operai, i pensionati, le migliaia di liberi professionisti artefici di storie imprenditoriali di grande successo, gli studenti, i ristoratori, i gelatieri, i sindacalisti, i docenti, le donne e gli uomini di origini italiane che vivono nel mondo. Adeguatamente valorizzate, le esperienze dei connazionali all’estero possono dare un contributo inestimabile all’Italia. Sia perché sono i primi ambasciatori del sistema Italia nel mondo, e ne promuovono la diffusione, sia perché conoscono più culture e sono capaci interpretare gli aspetti migliori dei due mondi in cui vivono, portando anche in Italia ottime abitudini, conosciute da altri contesti.

Con questa lettera vi chiedo di sostenere la mia candidatura a segretario nazionale del Partito Democratico. Per una politica innovatrice e riformista, in Italia e per l’Italia nel mondo, non c’é altra possibilità che potere contare su un forte Partito Democratico. È ora che il Pd ponga tra le proprie priorità il ruolo delle comunità italiane nel mondo. Più che mai consapevole che gli italiani all’estero non sono un peso, ma al contrario sono una straordinaria risorsa dalla quale l’Italia può trarre grandi vantaggi. Come?

1) Va rilanciato l’insegnamento della lingua e cultura italiana nel mondo a tutti i livelli: elementare, superiore, universitario, per i figli di connazionali, ma anche per stranieri. La cultura non è una spesa. È un investimento. Produrrà un indotto a livello commerciale, economico, turistico, oltre che socio-culturale.

2) L’integrazione è una delle sfide politiche più importanti dei nostri tempi. Va valorizzata l’esperienza dei processi d’integrazione di successo. Le buone prassi nelle politiche migratorie, conosciute dai nostri connazionali sulla propria pelle, devono fungere da modello per affinare anche in Italia strumenti volti a favorire l’integrazione degli immigrati

3) Va garantita la rappresentanza degli italiani all’estero, compresi quelli temporaneamente residenti. I connazionali che vivono fuori dai confini non sono cittadini di serie B.

4) Il fatto di risiedere all’estero per lavoro non deve penalizzare il regime fiscale di tassazione di un eventuale immobile di proprietà posseduto in Italia.

5) Nel mettere in campo progetti finalizzati all’internazionalizzazione delle PIM va data particolare attenzione a partner locali di origini italiane operanti all’estero.

6) Vanno favorire esperienze formative all’estero di giovani: ricercatori, studenti, universitari e anche semplici lavoratori. Al contempo bisogna migliorare il sistema universitario e della ricerca in Italia, in modo che anche talenti stranieri siano maggiormente attratti dal nostro Paese.

7) La mobilità nel mondo della scuola, della formazione e del lavoro sono un dato di fatto che va sostenuto e non ostacolato. Bisogna garantire uno snellimento delle pratiche burocratiche a tutti i livelli, dall’emissione di certificati in via telematica alla verifica dei requisiti per il pagamento delle pensioni.

8) Anche la televisione pubblica rappresenta uno strumento per mantenere i legami tra l’Italia e i connazionali nel mondo. Bisogna facilitare l’accessibilità dall’estero ai programmi del servizio pubblico radio televisivo.

Conto sul vostro appoggio per cercare insieme di cambiare verso all’Italia.

Chi volesse darci una mano anche fattivamente, può utilizzare la piattaforma, è possibile riflettere sulla mozione, creare un comitato, lanciare un’idea o una critica. Per eventuali suggerimenti, é a disposizione anche la mia e-mail matteo@matteorenzi.it.

Un sorriso. Matteo Renzi 

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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