Million Mask March: lo strano caso di Guy Fawkes
Ieri, in occasione della Guy Fawkes Night molti gruppi di protesta e siti internet come PirateBay e Wikileaks hanno organizzato una marcia globale contro la censura di internet e il Datagate.
Pochi sono i personaggi che nell’immaginario collettivo hanno subito una rivoluzione profonda come quella che ha coinvolto Guy Fawkes, il dinamitardo attentatore che nel 1605 ha cercato di far saltare in aria il Parlamento inglese. La sua figura ha racchiuso per secoli ideali profondi, ma il contenuto di questi è radicalmente cambiato nel corso del tempo.
Tutto ha avuto inizio il 5 novembre del 1605, quando un gruppo di cospiratori probabilmente capitanato da Robert Catesby ha deciso di agire, con il preciso scopo di far brillare una gran quantità di polvere da sparo (si pensa 2500 kg) posizionata proprio al di sotto della Camera dei Lords dove il plenum dell’Assemblea inglese si trovava riunito. Forse a causa di una fuga di informazioni l’attentato è stato in qualche modo sventato e di tutti coloro che ne hanno preso parte è stato colto in flagrante il solo Guy Fawkes. Catturato proprio nell’atto di dare fuoco alle polveri Fawkes è stato dapprima torturato, poi condotto di fronte ad una corte ed il sorriso beffardo che ha continuato a mostrare ai propri aguzzini è diventato così famoso da giungere ai giorni nostri, dapprima raffigurato nel fumetto di Alan Moore e poi nel più famoso film “V per vendetta”.
Una volta catturato anche il resto dei congiurati ed eseguita la cruenta pena capitale (prima impiccagione, poi squartamento ed infine decapitazione) un atto dello stesso Parlamento miracolosamente scampato alla distruzione ha designato il 5 novembre come un giorno di ringraziamento per la “gioia del soccorso“, festa rimasta fino al 1859. Ancora oggi ogni 5 novembre viene celebrata in Regno Unito e Nuova Zelanda la “Guy Fawkes Night” e fantocci con le fattezze dell’attentatore vengono bruciati nelle città durante la notte.
Guy Fawkes è diventato così simulacro della forza delle istituzioni e monito per ogni riottoso che con la violenza avesse tentato di rovesciarle. Ma questa figura non era destinata a rimanere immutabile.
Da quel 5 novembre tante cose sono cambiate e con il passare degli anni le istituzioni si sono allontanate sempre più dal popolo rappresentato. Tanti scandali si sono susseguiti, tante guerre e crisi economiche. Il comune cittadino ha smesso di festeggiare durante il giorno della “gioia per il soccorso”, iniziando sempre più ad immedesimarsi in quei rivoltosi, stanco di sentirsi derubato dalle stesse istituzioni che avrebbero dovuto rappresentarlo.
Così nel 2011 è nato in Spagna il gruppo degli “Indignados“, una corrente di rivolta animata dal dilagare della crisi economica che si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, dando il via a manifestazioni in tutte le principali città del mondo, manifestazioni spesso poco pacifiche dove il volto di Guy Fawkes ha cominciato a scorgersi in mezzo alla folla. Da lì in poi quel sorriso beffardo si è diffuso sempre più grazie al web, diventando il volto degli hackivists di anonymous, dei rivoltosi brasiliani durante la Confederations Cup, del movimento No Tav, del movimento per la casa romano e di tanti altri nuclei di scontento popolare.
Il significato del 5 novembre si è così ribaltato e proprio nella giornata di ieri è stata indetta la “Million Mask March“, una manifestazione globale orchestrata tramite il web da Wikileaks, Anonymous, PirateBay e dai vari movimenti Occupy; lo scopo della marcia è quello di manifestare contro la censura del web e lo scandalo del Datagate. Milioni di persone si sono date appuntamento tramite i social network in tantissime città di tutto il mondo e se, come a Palermo, la risposta ha tradito le aspettative, in tanti altri centri le strade sono state invase da milioni Guy Fawkes arrabbiati allo stesso modo e in tutte le lingue del mondo.