M5S Lazio: Davide Barillari e Devid Porrello ricerca della trasparenza
Davide Barillari, capogruppo e Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio. Impegnati nella ricerca della trasparenza. Opacità di Zingaretti su rifiuti, sanità, lavoro e trasporti; interrogazioni urgenti a risposta orale riguardanti nuove nomine dei direttori generali
Davide Barillari, capogruppo del M5S Lazio, tornando sull’argomento della diretta streaming dei lavori della Regione Lazio ha dichiarato:
“Sono passati ormai sei mesi dall’insediamento del nuovo Presidente e dove lui prometteva trasparenza rimane solo opacità. Non si può basare una campagna elettorale su un tema e poi abbandonarlo totalmente appena arrivati al potere. L’unica volta che è stata accordata la diretta è stato quando Zingaretti è venuto a fare un po’ di propaganda sulla sanità. Noi del M5S abbiamo richiesto ufficialmente e in diverse forme la diretta web dei lavori delle commissioni e dell’ufficio di presidenza e ci siamo sentiti rispondere che la trasmissione a circuito chiuso è il massimo a cui si può ambire, ma non è questo quello che Zingaretti ha provato a vendere fino a febbraio. La situazione è insostenibile, i cittadini devono sapere come si decide il futuro dei rifiuti, della sanità, del lavoro e dei trasporti e vedere in che modo i rappresentanti del popolo operano in loro nome. Sto scrivendo l’ennesima lettera a Zingaretti, spero che stavolta risponda, lasciando di lato il rancore per avergli “pizzicato” il pluristipendiato Sterpa e aver denunciato alla Corte dei Conti le strane dinamiche di attribuzione di incarichi esterni che stanno caratterizzando la sua gestione.”
Davide Barillari e Devid Porrello, consiglieri del M5S Lazio e membri della commissione sanità, hanno depositato nelle prime ore del pomeriggio due interrogazioni urgenti a risposta orale riguardanti nuove nomine dei direttori generali.
La prima che ha per oggetto l’ “Approvazione elenco idonei al Ruolo di Direttore” nasce dai requisiti richiesti ai candidati a Direttore Generale delle ASL tra i quali si legge che “non possono essere nominati direttori generali, direttori amministrativi o direttori sanitari delle unità sanitarie locali: … b) coloro che sono sottoposti a procedimento penale per delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza”. Alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia che due persone in elenco, Giuseppe Antonio Maria Aloisio e Giorgio Galbiati, risultano rinviati a giudizio: il primo per corruzione, concussione, truffa e turbativa d’asta, mentre il secondo per il reato di corruzione. Nell’ atto presentato dai consiglieri pentastellati si chiede formalmente a Zingaretti di fornire informazioni sul lavoro svolto dalla commissione delegata alla selezione e alla redazione dell’elenco dei candidati idonei.
La seconda interrogazione verte invece sui criteri di nomina dei nuovi direttori generali, chiedendo spiegazioni sui i criteri per la selezione dei 581 nomi iniziali, sull’identità delle persone che effettueranno i colloqui di selezione dato che, vista l’assenza di C.V. pubblici, è impossibile per i cittadini e per i membri del consiglio regionale valutare, in maniera trasparente, i passaggi effettuati. L’atto chiede quindi risposte a Zingaretti e dettagli aggiuntivi riguardo le modalità’ e i criteri di nomina dei nuovi direttori generali.