Sonata Islands meets Mahler: la ‘parafrasi jazz’ del Canto della Terra
Zone di Musica pubblica il nuovo album dell’ensemble trentino Sonata Islands: la rivisitazione di una delle opere più emblematiche di Gustav Mahler, esplorando tra jazz, musica colta e rock con musicisti del calibro di Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa
Zone di Musica
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Sonata Islands meets Mahler: la ‘parafrasi jazz’ del Canto della Terra
Zone di Musica 6 tracce, 69 minuti
“Gustav Mahler è un compositore contaminato e impuro per eccellenza. La sua composizione si nutre di musica popolare, il suo essere musicista è quello del compositore e dell’esecutore insieme: se fosse nato 40 anni fa sarebbe senza dubbio stato un jazzista… Non a caso quello che resta l’esperimento di contaminazione più riuscito di Uri Caine è ispirato alla musica di Mahler!”. Dopo il felice tributo al patrimonio Rock in Opposition, Sonata Islands torna con un’altra ambiziosa rivisitazione: Das Lied von der Erde di Mahler, riveduto alla luce del temperamento eclettico e della natura sfuggente dell’ensemble guidato dal flautista trentino Emilio Galante.
Das Lied von der Erde (1908), intreccio di architettura sinfonica e ciclo liederistico, è la più personale partitura di Gustav Mahler (1860-1911). Composto a Dobbiaco, residenza estiva del musicista negli ultimi anni, il Lied simboleggia un congedo letterario e musicale: la fonte esotica, un antico ciclo di poesie cinesi, è la maschera dietro la quale il compositore parla di sé e dell’uomo. Un canto all’eternità, all’inconsumabile giovinezza della natura, alla contemplazione dell’eterna ciclicità della vita nella quale si mitiga anche l’angoscia.
Sonata Islands meets Mahler è una sorta di “parafrasi jazz per sestetto”: a partire dai testi messi in musica da Mahler, un dialogo immaginario – una cornice e cinque frammenti redatti dallo scrittore e musicologo Giuseppe Calliari – ripercorre le figure che via via prendono congedo da chi “si incammina verso i monti”, per fare ritorno “alla terra natale”. L’operazione conferma la disponibilità di Sonata Islands a far confluire musica colta, jazz e rock in un contesto tra avanguardia e comunicazione. Per l’occasione l’elastica formazione di Galante, ensemble “a geometria variabile” sempre aperto a collaborazioni e “diversivi”, si avvale di alcuni formidabili talenti del jazz di confine come Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa.
Sonata Islands:
Emilio Galante: flute, piccolo
Giovanni Falzone: trumpet
Achille Succi: clarinet, bass clarinet and alto sax
Simone Zanchini: accordeon
Stefano Senni: double bass
Francesco Cusa: drums