Cronaca

Censura su Internet: UBICA prova a risolvere il problema

La censura su Internet sembra prendere piede sempre più nel mondo della rete: tra diverse tecniche e possibili soluzioni, l’argomento deve far riflettere.

Censura su Internet

Il mondo della rete ha aperto un vasto orizzonte a tutti i suoi utilizzatori: chiunque oggigiorno può accendere il proprio PC, collegarsi ad una qualsiasi rete abilitata all’accesso ad Internet e cercare ogni possibile informazione si voglia ottenere, di ogni genere. Possiamo usare il web per effettuare una semplice ricerca, ascoltare musica, guardare dei video e addirittura giocare, disponendo teoricamente di una libertà di navigazione pressoché infinita. In linea teorica, per l’appunto.

La verità è ben diversa: in numerosi paesi del globo, infatti, i governi si stanno attivando per cercare di filtrare i contenuti pubblicati sulla rete, cercando di bloccare siti e domini con i più svariati metodi informatici. Gli interessi risultano sia economici che politici, e riguardano principalmente paesi come Cina, Nord Corea, Pakistan, Bahrain e Vietnam, ma il problema non è molto distante dal nostro paese.

Mappa Censura Internet
Una mappa che indica il grado di censura del web paese per paese.

Secondo una mappa statistica che illustra il grado di censura su Internet in determinati paesi, infatti, i paesi europei e gli Stati Uniti risultano comunque parzialmente colpiti da questo fenomeno, seppur in maniera ancora marginale rispetto a nazioni come quelle asiatiche. La questione rimane comunque scottante: il principio di libertà totale su cui è nato il mondo di Internet risulta e risulterà violato a causa della pressione dei governi, che con metodi più o meno ortodossi riescono a filtrare le informazioni in maniera spesso trasparente, senza che l’utente se ne accorga.

Esistono di fatto svariati metodi per bloccare un sito: si possono creare dei “redirect” ad altri siti in base ad una traduzione “erronea” dei DNS, si possono controllare i pacchetti singoli e bloccarne l’uscita e/o l’entrata come se fosse un Firewall e, nei casi estremi, bloccare direttamente l’indirizzo IP delle macchine su cui gira il sito. Non sempre questi effetti risultano visibili agli utenti: a volte la connessione sembra interrompersi per un problema della nostra linea, altre volte ci appare un sito che, in realtà, non corrisponde affatto a quello originale.

Com’è possibile, quindi, individuare tali “trucchetti” ed aggirarli in maniera efficiente? Il ricercatore napoletano Antonio Pescapé ha presentato nell’ambito del Linux Day 2013 organizzato proprio a Napoli l’UBICA, acronimo di User-based Internet Censorship Analysis. Questo sistema permette infatti il “detect” di queste forme di censura e le possibili soluzioni per aggirarli. Un forte sistema di denuncia, ma anche di prevenzione e di cura, per scongiurare e cercare di alleviare un fenomeno che, nel nostro paese, rischia di ingigantirsi ulteriormente nel corso dei prossimi anni.

Premiato ai Faculty Research Award, il progetto UBICA sembra acquisire sempre più importanza nel mondo dell’informatica, testimonianza della validità e della bravura dei nostri ricercatori: il fenomeno della censura su Internet sta lentamente deteriorando il concetto di libertà nel web, e ciò muterebbe irrimediabilmente il concetto di web stesso.

Giuseppe Senese

Sono un laureando in Scienze e Tecnologie Informatiche, che nutre anche numerose passioni come la musica, il cinema e il calcio. Adoro il Rock Progressivo degli anni 70' (soprattutto quello britannico e quello italiano) e sono un tifoso sfegatato del Napoli.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!