Politica

M5S Lazio: no ai nuovi finanziamenti dei gruppi

Il gruppo consiliare del M5S Lazio ha stabilito nel corso della riunione settimanale dei consiglieri che non si avvarrà dei nuovi fondi stanziati per i gruppi consiliari e della possibilità di assumere nuovo organico come supporto al capogruppo.

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Il fondo destinato all’assunzione di personale per i gruppi è stato aumentato di circa 20.000 euro per ogni consigliere, ben oltre il limite fissato dal decreto 174 del 2012 (Spending Review). Un limite ribadito nella conferenza dei presidenti dei consiglieri regionali e delle province autonome che cercava di mettere freno allo sperpero di denaro pubblico per l’attività consiliare. Per questo motivo il M5S Lazio si rivolgerà agli organi competenti di controllo della spesa pubblica per sollecitare una risposta chiara sull’effettiva ammissibilità della delibera in oggetto.

Anche la nuova possibilità data ai gruppi consiliari di creare una struttura di diretta collaborazione formata da 3 persone a supporto dell’attività del capogruppo è giudicata dal M5S Lazio come una misura “ad hoc” per aggirare le norme sulla Spending Review con un aggravio per le casse regionali di 1.600.000 euro annui per il suo funzionamento. Anche in questo caso il M5S Lazio non se ne avvarrà e si riserva di sollevare il caso in tutte le sedi competenti.

Per quanto riguarda il famigerato fondo per “rapporto eletto-elettore” che è stato già versato nelle casse del gruppo e che ammonta a più di 44.000 euro, i portavoce invieranno una comunicazione alla Presidenza del Consiglio per conoscere le modalità e procedere alla sua restituzione.

In un contesto socio-economico così drammatico, il M5S Lazio crede, come più volte denunciato pubblicamente, che la prima a dover subire dei tagli debba essere la politica e spera che le altre forze operanti all’interno del Consiglio Regionale condividano il suo metodo e le sue finalità, ponendo fine alla pessima abitudine che ha fino ad oggi contraddistinto la classe politica.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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