Si è spento Sergio Stanzani. Camera ardente al Partito Radicale
Si è spento ieri sera a Roma, all’età di novant’anni, Sergio Stanzani, tra i fondatori del Partito Radicale, Presidente del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e di Non c’è Pace senza Giustizia, già segretario del PR e più volte parlamentare.
Gli amici e i compagni radicali, e tutti i cittadini che lo vorranno, potranno rendergli l’ultimo saluto presso la Camera Ardente, che sarà allestita nel salone del partito, in via di Torre Argentina 76 a Roma, 3° piano, a partire dalle ore 13 di sabato 19 ottobre 2013 e dalle ore 13 alle ore 20 di domenica.
Il saluto dal Direttore di Notizie Radicali, Valter Vecellio
Grazie, carissimo Sergio
Carissimo Sergio… ovunque tu sia, in quel “nulla” immaginato da chi non crede, o in qualche “altrove”, come chi crede pensa ci sia dopo la vita, vorrei poterti dire, come non ho saputo dirti quando eri con noi: grazie! Grazie, carissimo Sergio: per essere stato, con altri tre “matti”, il fondatore di quella straordinaria fucina di politica e di cultura, di cultura politica e di politica fatta di cultura, che è stata l’Unione Goliardica.
Grazie, carissimo Sergio: per i tuoi racconti, di quando tu, Franco, Lino, Marco, e altri tiravate da veri biassanot accompagnavate a casa uno, e appena arrivati, infervorati com’eravate dalla discussione, decidevate di sciogliervi dopo aver accompagnato a casa l’altro, e poi l’altro ancora, e all’alba eravate ancora tutti lì, a parlare, capire, spaccare il capello in quattro; e ci dicevi che tutto quel poco o tanto di cultura che ti eri fatta, era nata lì, in quelle nottate a parlare e ascoltare Franco, Lino, Marco…
Grazie: carissimo Sergio, per aver fondato con quella pattuglia di “matti” che eravate, il Partito Radicale: quel Partito Radicale di cui mai hai abbandonato i “colori”, anche nei momenti più bui e cupi, quelli in cui tutto sembrava perduto e pregiudicato, inutile e vano. Hai saputo con pochissimi altri, tenere duro, caparbi e testardi, “duri di cervice”.
Grazie, carissimo Sergio: per averci dato quello splendido statuto che avete concepito a Faenza e a Bologna: uno statuto che è un formidabile documento, una costituzione politica che andrebbe studiata nelle università, dagli studenti di Scienze Politiche. Ma possibile che un Gianfranco Pasquino (e cito lui per dire di uno dei più bravi studiosi di “cose” politiche) non si sia accorto della straordinarietà del documento che avete concepito, e ci avete regalato? Ma di cosa mi stupisco, poi…Neppure noi radicali ce ne accorgiamo, ormai…
Grazie, carissimo Sergio: per essere stato uno degli animatori e per aver dato corpo e “anima” a quella straordinaria intuizione pannelliana che è il Partito Radicale Transnazionale Transpartito Nonviolento.