Nessuno tocchi Caino: Bielorussia nella paura, emettono condanne a morte
Dall’Associazione Nessuno tocchi Caino. La gente in Bielorussia è costretta a vivere in un clima di paura, perché tribunali “guidati politicamente” stanno emettendo condanne a morte, ha dichiarato un inviato speciale delle Nazioni Unite.
9 ottobre 2013: Miklos Haraszti, inviato speciale Onu per la situazione dei diritti umani in Bielorussia, si è detto insoddisfatto del sistema giudiziario del Paese.
“Sono profondamente deluso per quanto riguarda le decisioni dei tribunali bielorussi che continuano ad emettere sentenze di morte per i cittadini”, ha affermato.
Cinque esecuzioni sono state effettuate in Bielorussia e tre condanne a morte sono state confermate per uomini riconosciuti colpevoli di omicidio quest’anno. L’Inviato ha ricordato che la Bielorussia è l’unico paese europeo che conserva ancora la pena di morte.
I gruppi per i diritti umani criticano il governo bielorusso, accusato di mettere a tacere i suoi critici. Haraszti ha riferito che c’è una generale mancanza di trasparenza nel sistema giudiziario del Paese, che rende più preoccupante il suo record sulla pena capitale.
“E ‘inaccettabile che i bielorussi debbano vivere nel timore che tribunali non trasparenti e politicamente guidati pronuncino condanne a morte al termine di una procedura senza garanzie di processo equo o diritto di appellarsi agli organismi internazionali”, ha aggiunto.