Cronaca

Mostra Incompatible Elements: Se la terra sotto di noi potesse parlare

Incompatible Elements: se la terra sotto di noi potesse parlare. Martedì 15 ottobre il vernissage della mostra degli artisti australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs, curata da Camilla Boemio. Un nuovo progetto tra arte e ambientalismo, tecnologia e spirito critico, del Padiglione Maldive alla Gervasuti Foundation, esposto fino al domenica 20 ottobre

Taipei Elements

Martedì 15 ottobre 2013 alle ore 16.00, al Padiglione Maldive presso la Gervasuti Foundation, verrà inaugurata Incompatible Elements, l’eccezionale installazione degli australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs curata da Camilla Boemio, curatore associato al Padiglione Maldive. Sintetizzata efficacemente nello slogan “Se la terra sotto i nostri piedi potesse parlare”, Incompatible Elements rinnova e rilancia la relazione esistente tra natura e culture riconfigurando la terra come soggetto attivo piuttosto che neutrale,

Days like theseloquace e non muto, dunque capace di esprimersi direttamente sull’impatto dei cambiamenti climatici. In linea con la lunga tradizione di artisti che combinano testo e immagine per comunicare idee e concetti, la mostra presenta dei testi incorporati in immagini di paesaggi in condizioni critiche scattate dal satellite. In ogni stampa digitale e in ogni video tali testi si rivelano in modo dinamico, adattandosi in modo tale che il design del testo e il metodo di apparizione riflettano la peculiarità del panorama.

Leon Cmielewski e Josephine Starrs collaborano insieme da molto tempo, il primo è anche lettore senior alla Western Sydney University: dalla loro partnership sono nate installazioni ibride di media-art che usano spesso una strategia comunicativa volta a far risaltare le contraddizioni sociali e politiche della vita contemporanea. Il loro recente lavoro Chapel Of Rubber è stato esposto in prestigiosi festival come Cementa13 a Kandos, in Australia. Il loro operato è al crocevia tra cinema, visualizzazione di informazioni e data mapping, e crea contrasti e tensioni tra piccoli e grandi schermi, e tra freddi testi e incantevoli paesaggi fotografati via satellite. Incompatible Elements, esposta numerose volte in Australia e oltremare, è stata ricreata proprio in occasione dell’evento veneziano in Gervasuti.

Camilla Boemio è un curatore italiano e critico d’arte il cui principale ambito di studio e operatività si concentra tra arte, ricerca scientifica e sviluppi socio-politici nella società contemporanea. Dal 2010 al 2012 ha diretto l’area artistico-scientifica dell’ISWA, progetto europeo con UNIVPM. Ha curato numerose mostre tra le quali MNEMOSYNE –Incompatible Elements L’Atlante delle immagini (group show) Centro Arti Visive Pescheria 2009, e CITIES TAM, South Bay di LA – CA. Incompatible Elements, un progetto profondamente in linea con la filosofia della Gervasuti Foundation – arte e ambientalismo, innovazione tecnologica e coscienza critica, tradizione e solidarietà – sarà visibile da martedì 15 ottobre a domenica 20 ottobre.

Martedì 15 ottobre, h. 16.00 – h. 19.00. Maldive Pavilion (Gervasuti Foundation, Fondamenta Sant’Anna Via Garibaldi, Castello 995) Venezia

Info: Maldives Pavilion Gervasuti Foundation

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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