M5S: Barillari, Civita e Zingaretti i rifiuti per le dimissioni
Sottile, Zingaretti, Civita state mentendo ai cittadini, nascondendo la verità su chi decide e come.
Raccolta di tre comunicati stampa ricevuti dal gruppo consiliare del M5S della regione Lazio. Ritengo sia importante lasciare ai lettori la possibilità di leggere, integralmente, gli avvicendamenti di oggi.
Roma, 02/10/2013 ore: 11.42
Rifiuti-Bracciano: Barillari, Consiglio venga sciolto
Intervenendo nella seduta odierna del Consiglio Regionale del Lazio, il Capogruppo M5S ha dichiarato:
“Sottile, Zingaretti, Civita state mentendo ai cittadini, nascondendo la verità su chi decide e come. (…) Nessuna condivisione con il consiglio regionale, nessuna discussione qui in aula. Il nostro ruolo, di eletti, e’ solo quello di ratificare le decisioni degli assessori, non eletti ? Abbiamo presentato 7 interrogazioni urgenti, e nonostante sia stato formalmente richiesto di poterle discutere secondo regolamento, lei le sta censurando. Interrogazioni urgenti a risposta orale per Zingaretti: sulle nomine dei dirigenti (fra cui il vergognoso caso Bastianelli), sulle intercettazioni telefoniche fra Cerroni e Civita, sugli incarichi illegali a consulenti esterni, sugli aumenti di stipendi ai fedelissimi del presidente. 7 interrogazioni urgenti deliberatamente censurate…e noi oggi siamo qui a parlare di riserve naturali e di taglio degli alberi.” Continuando nel suo discorso: “Le abbiamo inviato ieri 2 lettere urgenti anche per modificare l’assurdo ordine del giorno di questa seduta. Lettere che lei ha ignorato come tutte le altre, perché’ non e’ stato deciso nell’ultima capigruppo di inserire le due mozioni Tortosa e Gramazio nell’ordine del giorno di questo consiglio. Lo ha deciso lei autonomamente, presidente Leodori. Lei in questa decisione non ci rappresenta. Lei ha contraddetto le sue stesse parole: invece che discutere delle mozioni legittime presentate mesi fa, in ordine cronologico e rimaste lì in attesa, lei ha scelto di sviare l’attenzione di quest’aula portando in consiglio le due mozioni presentate il giorno stesso della capigruppo, per altro senza verificare il “largo consenso” come prevede il regolamento. Le chiediamo di rispettare lo stesso regolamento di cui lei dovrebbe essere garante e sta apertamente violando. Le webcam non le volete perché’ e’ fin troppo chiaro che avete troppo da nascondere ai cittadini. Il comportamento antidemocratico che state portando avanti danneggia i diritti di tutti i cittadini. Il movimento 5 stelle effettuerà azioni di protesta per evitare questi comportanti in ogni sede: nelle commissioni, nella capigruppo, in aula durante il consiglio. Date le dimissioni. Al governo qualcuno lo ha capito e speriamo che oggi vadano tutti a casa per la loro incapacità di governare.”
Roma, 02/10/2013 ore 12.22
Consiglio esautorato, Civita si dimetta
Continuano gli interventi dei consiglieri del M5S nella seduta odierna del Consiglio Regionale del Lazio.
Porrello ha dichiarato che “Bracciano è stata abbandonata da Zingaretti e dalla Giunta. Assessore, governatore e commissario ci hanno mentito, questo non è concepibile. Si sospenda la seduta fino all’arrivo di Zingaretti e Civita”
Blasi: “I cittadini di Falcognana e Bracciano sono stati presi in giro da Zingaretti e da tutta la giunta. Le commissioni dimostrano di non servire a nulla.”
Denicolò: “Il consiglio è esautorato. Decisioni del consiglio non prese da eletti ma dalla giunta, luogo contrassegnato da incompetenza. Noi qui siamo ridotti a dare la fiducia a chi non la merita affatto.”
Corrado: “Ringrazio Civita e Zingaretti per le bugie che ci hanno detto. Abbiamo fatto 13 ore di consiglio, un’audizione ma dobbiamo scoprire dalla stampa che è stato deciso un altro sito. La maggioranza cosa fa? Per quanto ancora cercherete di esautorare il consiglio dalle sue prerogative? Zingaretti e Civita sono minacce per la democrazia, devono dimettersi. Si ritiri la delega all’assessore Civita, ennesima vergogna della giunta Zingaretti e di un assessorato all’ambiente che è targato Cerroni.”
Roma, 02/10/2013, ore 12.30
Depositata richiesta decadenza Zingaretti
A seguito della mancata risposta all’interrogazione urgente presentata quattro mesi fa e inevasa, il gruppo consiliare del M5S Lazio ha depositato alla Giunta per le Elezioni la richiesta di decadenza per il governatore Zingaretti dovuta all’incompatibilità causata dal suo incarico di Presidente della Fondazione Policlinico Tor Vergata, un ente strumentale controllato dalla Regione Lazio. La legge stabilisce che “non sono eleggibili a consigliere regionale: gli amministratori ed i dipendenti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale di istituto, consorzio o azienda dipendente rispettivamente dalla regione, provincia o comune”. L’incarico ricade anche nelle condizioni di incompatibilità previste dall’art 11 del D.lgs 39/2013 che dispone “ (…) Gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni regionali e gli incarichi di amministratore di ente pubblico di livello regionale sono incompatibili: a) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione che ha conferito l’incarico”.