Politica

Iran, 24 persone impiccate in una settimana, 17 per droga

Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione Nessuno tocchi Caino. Per l’inserimento di comunicati stampa inviare richiesta a ufficiostampa@www.senzabarcode.it

Iran

Iran, tra il 20 e il 26 agosto 2013, sono state impiccate almeno 24 persone, tra cui 17 per reati di droga.

Tra il 20 e il 21 agosto, due giovani sono stati impiccati nel carcere di Mashhad, ha riferito il quotidiano iraniano Khorrasan. Uno dei prigionieri, identificato solo come Y., è stato impiccato il 21 agosto. Era stato accusato di aver ucciso un altro uomo nel 2004. L’altro detenuto, identificato come M. e condannato per un altro omicidio nel 2004, è stato impiccato il 20 agosto.

Tra il 21 e il 22 agosto, due persone sono state impiccate nel carcere di Ahwaz, ha reso noto la magistratura del Khuzestan. I prigionieri, entrambi condannati per omicidio, sono stati identificati come Reza R. e Ali Sh.

Il 25 agosto, secondo il sito web ufficiale della magistratura iraniana, tre prigionieri sono stati impiccati nel carcere di Kermanshah. Sono stati identificati come A. M., M. P. e J. S., ed erano stati condannati per omicidio.

Tra il 22 e il 26 agosto 2013, almeno diciassette persone sono state impiccate in sette diverse città iraniane per reati legati alla droga.

Il 22 agosto, tre prigionieri sono stati impiccati ad Ardebil. Non sono stati identificati per nome e sarebbero stati condannati per possesso di un chilo e 17 grammi di eroina, possesso e traffico di 3 chili e 251 grammi di eroina, concorso in traffico e possesso di 9 chili e 878 grammi di oppio. Cinque altri detenuti sono stati impiccati nella prigione di Arak, ha riferito l’agenzia di stampa Mehr. Sono stati identificati come: A. K., 25 anni, condannato per possesso di 598 grammi di crack, P. Y., 24 anni, condannato per detenzione e spaccio di 890 grammi di ice; A. A., 37 anni, condannato per traffico di 1.800 grammi di crack, A. T., 35 anni e M. A., 29 anni, condannati per detenzione e spaccio di 2.300 grammi di crack. Un altro prigioniero è stato impiccato in pubblico nella città di Hendijan, ha riportato la FARS. Il prigioniero, che non è stato identificato per nome, era stato condannato per il possesso di 5 chili e 50 grammi di crack.

Il 24 agosto, un uomo condannato per detenzione e spaccio di 11 chili di eroina è stato impiccato nel carcere di Ahwaz, ha riportato l’agenzia di stampa Mehr. Jamnews ha identificato il prigioniero come Saeed Geshtil.

Il 25 agosto, un uomo è stato impiccato nel carcere di Isfahan, ha reso noto la televisione nazionale iraniana. Il prigioniero, che non è stato identificato per nome, è stato condannato per possesso di 2.450 grammi di eroina e 1.770 grammi di crack.

Il 26 agosto, un altro uomo, che non è stato identificato per nome, è stato impiccato nella prigione di Ardebil, ha riportato la televisione iraniana. Il prigioniero aveva 56 anni ed era stato condannato per possesso di 991 grammi di eroina. Lo stesso giorno, la magistratura del regime iraniano nella città di Qom ha dichiarato che cinque prigionieri sono stati impiccati nel carcere cittadino. Mostafa Barzegar Ganji, procuratore della città, non ha identificato i prigionieri, ma ha detto che tutti erano stati arrestati per reati connessi alla droga.

Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale di Nessuno tocchi Caino

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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