Costa Concordia: Porrello (M5S Lazio): “Tortosa sulla Concordia sbaglia”
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Il 4 settembre è stata pubblicata una lettera invitata dal consigliere regionale dei Socialisti Italiani, Oscar Tortosa, ai ministri Orlando e Lupi riguardante la demolizione della Costa Concordia in cui si segnalava Civitavecchia come il sito “più idoneo per lo smaltimento”.
La lettera contiene alcune gravi imprecisioni, come il fatto che la mozione in cui si indicava Civitavecchia sia stata approvata all’unanimità in sede di Consiglio quando risulta agli atti l’astensione del gruppo consiliare M5S dovuta all’assenza nel testo di una necessaria valutazione previa dell’impatto ambientale causato dallo spostamento del relitto. Nella mozione infatti si guardava nell’immediato alla ricaduta occupazionale senza però fare un’attenta e preliminare valutazione ambientale, un passaggio che si poteva svolgere negli ultimi mesi vista la lungaggine delle operazioni di recupero del relitto.
Tortosa, nella lettera, accenna alla presunta adeguatezza dei fondali civitavecchiesi, delle infrastrutture e delle professionalità specializzate sebbene il porto della cittadina laziale sia del tutto sprovvisto di un bacino di carenaggio e non vanti una particolare tradizione produttiva in questo tipo di attività.
Porrello, firmatario della mozione sulla Concordia presentata dal Gruppo Consiliare M5S, ha risposto oggi (5 settembre) al consigliere socialista ricordando che “Civitavecchia è una realtà già sufficientemente pregiudicata dal punto di vista ambientale per colpa della centrale dell’Enel e del traffico navale, per questo abbiamo chiesto di conoscere i piani per le operazioni di smantellamento, le classi di rifiuti che si sarebbero prodotti e le modalità per il loro trasporto e smaltimento. Oltre al fattore ambientale, va considerato che Civitavecchia non dispone delle infrastrutture necessarie per un’operazione del genere. Le parole di Tortosa sembrano più dettate dalla spasmodica ricerca di un consenso locale, allettato dalle prospettive per l’occupazione, che da un vero progetto al riguardo. L’incremento occupazionale di Civitavecchia passa attraverso una gestione più razionale del turismo e dovrebbe rimanere il più lontano possibile dai miraggi evocati da certe forze politiche.”