Serie A 2013-2014, seconda giornata: la sindrome da papera
La seconda giornata di questa Serie A 2013-2014 ha visto una grande festa del gol, con tantissime marcature: se alcune sono risultate spettacolari, altre sono scaturite da una serie incredibile di papere da parte dei portieri. Una vera e propria “sindrome da papera”.
Quando si assiste ad un considerevole numero di gol, spesso si lodano le gesta degli attaccanti, gli inserimenti dei centrocampisti, l’elaborata manovra della squadra che ha portato alla realizzazione della rete; qualche volta, per loro fortuna, si trascurano gli errori di coloro i quali hanno il compito di impedire la realizzazione di un gol, ma se si parla di gaffe commesse dai “principali difensori” della porta, allora il soggetto cambia.
In questa seconda giornata di Serie A 2013-2014 sono state realizzate ben 43 reti, ma non tutte sono arrivate grazie a delle prodezze: già a partire dal posticipo tra Chievo e Napoli, il portiere spagnolo Pepe Reina è stato protagonista di due errori abbastanza evidenti; se il primo può essere ricondotto anche alla scarsa comunicazione con il suo compagno di reparto, il secondo è certamente un errore tecnico lapalissiano, senza margine di giustificazione. Il portiere azzurro, in ogni caso, avrà le sue occasioni per riscattarsi, ed i suoi errori non sono costati cari alla squadra guidata da Benitez.
Chi invece non riesce proprio a guarire dalla “sindrome da papera” è Antonio Rosati: dopo aver commesso errori su errori durante la sua esperienza napoletana, a Sassuolo si aspettavano un suo pronto riscatto. Una speranza vana. Contro il Livorno il portiere ex-Lecce è stato protagonista di una prestazione incolore, macchiata da un clamoroso errore sul 2-1 labronico, mandando nella propria porta un cross rasoterra del funambolico Emeghara. Per la serie: sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Mattia Perin non se la passa meglio: dopo aver preso una settantina di gol con la maglia del Pescara nella scorsa stagione, non ha trovato miglior fortuna in veste rossoblu. Il Genoa, di fatto, ha già preso 7 reti in sole due partite, anche a causa del suo portiere, autore di una clamorosa debacle su un tiro tutt’altro che irresistibile di “Pepito” Rossi; il fattore morale è fondamentale per un estremo difensore, e quello di Perin, attualmente, più che sottoterra sembra sotterrato direttamente al centro della Terra. Neanche a Bologna se la passano bene: Gianluca Curci, dopo le buonissime prestazioni dello scorso anno, torna tristemente agli onori della cronaca per i suoi “erroracci”, regalando ad Eder un pallone comodo comodo da insaccare dopo aver perso il controllo di un tiro lento e da distanza siderale.
Forse è un caso, forse è colpa delle traiettorie dei palloni, ma nessuno è al sicuro: anche Buffon se n’è reso conto, respingendo in maniera scriteriata un tiro, comunque insidioso, di Hernanes. Un errore non certo da Buffon. Per fortuna, questa seconda giornata ci ha saputo regalare anche prodezze individuali impossibili da dimenticare: la rovesciata di Kone, il cucchiaio di Pjanic, la bordata di Hamsik dal limite, il tiro a giro di Sau… sugli errori si può sorvolare, una prodezza, invece, è per sempre.