Politica

Associazione Coscioni: No al colpo di mano di Bonfrisco su “stamina”

Riceviamo e pubblichiamo: Stamina: no al colpo di mano di Bonfrisco su “stamina”. Intervenga Lorenzini mantere i controlli nazionali. Per richiedere l’inserimento di un comunicato stampa ufficiostampa@www.senzabarcode.it 

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Lunedì 5 agosto alle ore 17 al Senato sarà in discussione la conversione in legge del cosiddetto “Decreto del fare” (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia (Approvato dalla Camera dei deputati) (974)”

Bonfrisco su staminaCon l’emendamento proposto dalla sen. Bonfrisco all’art. 43 del citato disegno di legge, si cerca di trasferire alla Regioni la competenza in materia di cosiddette “terapie compassionevoli” proprio nel momento in cui le istituzioni nazionali stanno penando nel trattare il clamoroso “caso Stamina”, cioè uno dei tentativi -internazionalmente sempre più diffusi- di spacciare per “cure” e per “scienza” delle pratiche che nulla hanno a che vedere con il metodo scientifico. Un caso che, seppur tardivamente, il Parlamento con una legge temporanea ha deciso di sottoporre a stringente verifica sperimentale.

L’emendamento Bonfrisco punta a far saltare ogni possibilità di controllo nazionale contro i ciarlatani “staminali” di oggi e di domani, cercando di eludere le norme in materia di terapie compassionevoli.

La materia è infatti regolata da norme europee e le terapie avanzate non sono, e non devono diventare, materia di intervento Regionale, né sono pratiche di normale amministrazione sanitaria. Infatti non sono terapie erogabili da servizio sanitario fino a che non ne esista prova sperimentale.

Necessario è l’intervento del Ministro della Salute, che dia un fermo parere negativo a questo tentativo di colpo di mano

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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