Superenalotto, famiglia dona vincita milionaria ai terremotati
Una famiglia emiliana, dopo aver vinto 14 milioni al Superenalotto, ha deciso di donare la vincita per contribuire alla ricostruzione del paese di San Venanzio di Galliera, colpito duramente dal terribile terremoto del 2012.
La loro era ormai una routine: ogni settimana, per tre anni, la famiglia emiliana protagonista di quest’incredibile episodio ha giocato un biglietto del Superenalotto da 2.50 €, ed alla fine, è arrivata la clamorosa vincita. Circa 14 milioni di euro, ed il sogno di tante famiglie, per loro, si era favolosamente realizzato. Ma come nella più bella delle favole, la bontà e la generosità hanno prevalso sul “dio danaro”.
Dopo l’incredibile vincita, infatti, la famiglia (la quale ha preferito mantenere l’anonimato), ha deciso di devolvere parte della vincita al fine di ricostruire una scuola a San Venanzio di Galliera, uno tra i paesi più colpiti dal terribile terremoto che flagellò l’Emilia nel 2012.
La notizia è stata diffusa grazie agli uffici Sisal di Milano, dove la famiglia è andata ad incassare la vincita. La storia e le motivazioni di tale gesto, di fatto, hanno davvero del commovente: dopo aver giocato il solito biglietto settimanale del Superenalotto, i due genitori hanno scoperto della vincita solo dopo aver passato la serata con gli amici. Una volta controllata con esattezza la corrispondenza della sestina giocata con quella vincente, è arrivata la decisione. Parte dei soldi verranno utilizzati in forma privata, viste le difficoltà economiche in cui versava la famiglia bolognese: la madre, di fatto, era stata appena licenziata a causa di una lunga malattia, e uno dei due figli doveva affrontare, con difficoltà, la futura iscrizione all’Università.
La famiglia, quindi, ha deciso di stanziare un tesoretto personale, di aiutare amici e parenti e di contribuire alla ricostruzione della scuola a San Venanzio di Galliera, in modo da regalare una nuova speranza ai bambini del posto. L’impeto d’aiuto è arrivato anche grazie alle esperienze personali vissute dalla famiglia, che in prima persona ha assistito ai disastri provocati dal terremoto a Ferrara, dove i figli hanno rischiato seriamente di subire ciò che è successo ai bambini di San Venanzio.
La famiglia ha preferito rimanere sotto il velo dell’anonimato, ma ha voluto comunque diffondere questa bellissima storia, sia per raccontare le proprie emozioni, sia per smuovere, probabilmente, le coscienze dei più. In un paese dove l’ingordigia la fa da padrona, un pizzico di umanità non può che rappresentare un ottimo esempio per ripartire.
Bellissima storia vi auguro tutta la la felicità di questo mondo