Politica

L’esercito di Silvio, tragicomica realtà italiana!

esercitodisilvioL’esercito di Silvio scende in campo a difesa del proprio Leader.

Di poche ore fa la dichiarazione di Furlan, capo fondatore “dell’esercito personale” del Cavaliere: “se la Cassazione confermasse la condanna a Berlusconi nonostante la totale assenza di prove e la risibilità dei fatti, ci costituiremo tutti, ci faremo tutti arrestare con lui“.

Sogno o son desta?

Devo sbrigarmi a scrivere questo pezzo per correre in chiesa ad accendere un lumino: potremmo davvero liberarci di tutti i berlusconiani in un colpo solo? si potrebbe ritornare a fare politica? l’arresto di Silvio porterebbe a nuova vita per la politica italiana – e forse all’eliminazione del PD, che però si sta già attrezzando per fare di Grillo la nuova guest star- si potrebbe magari iniziare a pensare ai problemi reali del Paese? A famiglie che non arrivano a fine mese? A giovani senza lavoro né futuro? Alle migliaia di aziende piccole e medie che ogni giorno sono costrette ad abbassare per sempre le serrande?

Oh no! Dimenticavo il sovraffollamento delle carceri italiane, e che nel nostro Paese non si viene arrestati per le idee – per quanto stupide possano essere-

Ascoltando le dichiarazioni di Furlan, in testa mi gira un sol pensiero:

Una volta le manifestazioni si facevano per il benessere comune, e non per salvare la faccia di uno solo. Ci si riuniva in “eserciti” per ottenere diritti. Si andava contro lo Stato per guadagnare ogni giorno un po’ più di libertà.

Si “marciava” – e io odio questa parola- fianco a fianco in nome della giustizia, contro la mafia, contro i magna magna della politica.

Oggi l’esercito di Silvio si riunisce per “costituirsi” – chissà se hanno spiegato ai soldatini/burattini che si costituisce solo chi è colpevole, gli altri si presentano spontaneamente in quanto informati dei fatti – e farsi arrestare insieme al carissimo Silvio Berlusconi che, “ingiustamente” e “a causa di una persecuzione delle toghe rosse”, in caso di conferma della condanna da parte della Cassazione rischierebbe di trascorrere in carcere i prossimi quattro anni della sua vita.

C’è chi, stanco ormai di camminare, chiede in via preventiva la grazia al Capo dello Stato – Belpietro– chi, affascinata dalla musica del “pifferaio magico” Berlusconi – Santanché– minaccia di far cadere un governo, già fragile per natura.

Per fortuna che si chiedeva responsabilità ai cittadini, si voleva dimostrare che nonostante le provenienze diverse, in un momento come questo, i nostri politici restavano uniti per il bene dell’Italia.

Allora perché io ho visto un gruppo di giornalisti, politici, imprenditori, scendere in piazza al grido di : “Siamo tutte mignotte“?

Perché ho visto esponenti di spicco del Governo esprimere le più becere dichiarazioni contro la magistratura infischiandosene completamente del ruolo rivestito, perché queste persone si son permesse di minacciare pubblicamente di bloccare i lavori del Parlamento se tutti i “colleghi” non fossero disposti a salvare il Cavaliere?

Il problema non è mai stato Berlusconi, ma la gente che ora compone l’esercito di Silvio. Gente senza scrupoli, senza morale, con la tipica mentalità dell’Italia peggiore:

meglio senza morale, che senza soldi, tanto la domenica si va a messa“.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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