Politica con Diego Sabatinelli e Gianluca Peciola
La politica non dovrebbe avere colore. La politica dovrebbe rispettare i tempi di tutti. La politica dovrebbe adattarsi alle necessità di tutti. La politica dovrebbe essere accessibile e raggiungibile.
Metti che una donna si trova in gravi difficoltà, è malata e non lavora. Non ha un marito o dei figli, non ha le “conoscenze”. Ha un fratello che l’adora, che fa e farebbe ogni cosa per lei, ed ha una zia, anziana e malata. Claudia è questa donna e Claudia è nel mio cuore.
Si dice che ognuno di noi potrebbe arrivare al presidente degli Stati Uniti con 5 passaggi. Claudia è arrivata a SenzaBarcode, non siamo certo quella potenza ma abbiamo avuto modo di smuovere “le acque”. Diego Sabatinelli riceve un plico, una mail con un allegato di 77 pagine. A lui arriva questo materiale perché fa Politica dal 1995, Diego è un Radicale, il suo DNA è Radicale. Diego si è fatto una “fama” ed ha una storia fatta di raccolta firme, di azioni non violente, di lotte in prima linea; sotto la pioggia ed il Sole, a Roma, in Regione Lazio, alla Radio, sui media e le TV. Per il divorzio breve e non solo. Quindi c’è chi, a ragione, si fida di Diego Sabatinelli ed invia questo plico.
Ne parliamo, la storia è tragica e si deve intervenire subito. Claudia sta per essere sfrattata e con lui l’anziana zia che se ne prende cura. Giorgio, il fratello di Claudia, ha lanciato un sos ad un amico, Pino, lui conosce Diego, questo è il primo passo fortunato di Claudia; il primo dopo oltre due anni che bussa, invano, alle porte del Comune di Roma, agli assistenti sociali, alle opere pie, il risultato è nullo.
Ci mettiamo a tavolino, dobbiamo fare qualcosa. Chi conosciamo che può intervenire? Chi può almeno tentare e chi ha le “carte” per farlo? Deve essere qualcuno che non si riempirà la bocca di parole, che non vorrà usare Claudia e la sua disperazione per mettere una bandierina. Passiamo al vaglio molti. In un attimo ci guardiamo con rabbia, pure, molti sono quelli che possono e devono, meno quelli che sono veramente in grado di farlo, e lo fanno! Chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti … Siamo però d’accordo su un nome: Gianluca Peciola, neo eletto consigliere capitolino con SEL.
Gianluca Peciola ha la fama e la reputazione, ha lottato e lotta per i diritti civili e lo abbiamo incontrato anche noi di SenzaBarcode, aveva un megafono a Montecitorio e chiedeva di non lasciare soli gli esodati di Agila-Eutelia. Lo chiedeva ai neo eletti di febbraio. Anche lui come Diego non è l’improvvisato della politica, ha una storia.
Basta un messaggio a Gianluca, poche righe.
Il giorno dopo io sono a casa di Claudia, con me Giorgio e la loro zia, sono disperati e il mio senso d’impotenza mi schiaccia; sono sotto un treno e mi sento pure egoista “mi permetto di stare male io? E loro come staranno?” il mio telefono è rovente, chiamo Diego Sabatinelli e chiamo Gianluca Peciola e insieme facciamo politica, quella bella e buona che a me piace tanto!
Io non ho fatto nulla, se non il tramite. Diego ha raccolto un appello, il lavoro che fa da anni gli ha permesso non solo di farsi trovare ma anche di indirizzarmi a Gianluca che, dal canto suo si è fatto una reputazione ed è uno di quei, pochi, che deve, può e mette in pratica. La Politica è questa.
Alla sera scrivo a Gianluca, lui è sempre di poche parole, ma quelle giuste, senza fronzoli, lo ringrazio e lui mi risponde solo:
La mediazione è stata utile per rimandare lo sfratto, contestualmente ho chiesto l’intervento dell’ufficio politiche abitative del Comune di Roma. I recidence sono allo stremo e serve una politica che rilancia gli alloggi popolari subito e che metta in opera un servizio capace di garantire il passaggio di casa in casa quando le persone vengono sfrattate. E’ un impegno necessario della nuova amministrazione.
Claudia e sua zia hanno ancora un mese di tempo, adesso con Diego e Gianluca abbiamo 30 giorni per trovare una sistemazione. Mi rivolgo a Ignazio Marino, neo sindaco di Roma:
“La prego, guardi il video che trova a fine articolo, dura tre minuti. La prego, metta Roma nelle mani di chi sa fare e ha le carte per farlo, ha la capacità. La prego, consideri che Claudia è riuscita ad arrivare a Diego e poi a Gianluca, ma molti non ci riescono, La prego, metta queste persone in condizione di fare e di essere trovate!”
Gentile sindaco, io continuerò a fare informazione, persisterò nel farlo proponendo una comunicazione “leggera” e riflessiva, trasversale e “immune” da albi ed etichette, continuerò a rispettare le regole e nello stesso modo continuo a pretendere che la Politica sia questa, facendo quanto nelle mie capacità per “usufruirne”.
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