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Mutilazione dei genitali. Morta d’infibulazione a 12 anni

Mutilazione genitali. Morta d'infibulazione a 12 anniEgitto, mutilazione dei genitali femminile, ancora si muore per questo, ancora esiste questo spaventoso rituale. Infatti non so quale sia la notizia: la morte di Soheir Mohamed o la pratica ancora una volta, illegalmente, avvenuta

Una settimana fa, Soheir Mohamed, viene accompagnata dai genitori dal dottor Aslan Hammouda per essere “operata”. Il medico -dichiara la madre di Soheir- era stato informato dalla stessa bambina che, da qualche giorno, aveva febbre e raffreddore, ma ha  tranquillizzato la famiglia dicendo che potevano proseguire con la mutilazione dei genitali. Da poco rimesso in libertà ed in attesa di processo, Hammouda ha dichiarato “l’operazione è avvenuta con successo e la bambina non ha sofferto di alcun sanguinamento”

La legge egiziana vieta la mutilazione dei genitali dal 1996 ma, c’è ancora chi ritiene di dover circoncidere le bambine; il primo arresto è avvenuto nel 2009 ai danni di un uomo che aveva infibulato una bambina di 11 anni.

Nonostante il divieto e le vittime, in Egitto, il 91,1% delle donne con età compresa tra i 15 e 49 anni ha subito la mutilazione dei  genitali, dati raccolti da Demographic and Health Survey d’Egitto. Nonostante l’informazione, le campagne e le battaglie contro le mutilazione dei genitali femminili -MGF-, Hasanat Fawzy e Mohamed Ibrahim, la madre e padre della piccola Soheir che già avevano sottoposto la sorella maggiore alla mutilazione dei genitali, si sono affidati a Hammounda e alla sua clinica privata, adesso chiusa. Un bravo dottore, dicevano al villaggio, che ha sempre una soluzione! Tanto da operare la piccola anche senza l’anestesista “ci penso io…!”

I genitori hanno rilasciato un’intervista, la madre ha dichiarato di aver rifiutato le  20.000 lire egiziane offerte dal medico per non sporgere denuncia, mentre  il padre ha detto:

“Siamo rimasti un’ora fuori nel corridoio, aspettando che nostra figlia si risvegliasse. Le altre tre che erano con lei sono uscite, mia figlia no. A un certo punto è arrivata un’ambulanza e l’ha portata via. Il dottore ci ha detto che era debole e che la clinica non aveva le attrezzature necessarie per seguirla. All’ospedale di Aga ci hanno detto che era morta”

Il sottosegretario alla sanità, Abdel Wahab Suleiman, si è dichiarato all’oscuro della vicenda precisando che la mutilazione dei genitali è un reato e per tanto sarà giudicato il medico.

Da una Dichiarazione UNICEF e UNFPA in Egitto: 

Come da legge egiziana, la mutilazione dei genitali femminili MGF è un crimine. UNICEF e UNFPA sollecitano tutte le autorità competenti ad esercitare i loro sforzi al massimo per far rispettare pienamente la legge.  UNICEF e UNFPA in Egitto aspettano i risultati della indagine completa della morte di Soheir e il perseguimento dei responsabili per la perdita di questa vita innocente.  Migliaia di famiglie egiziane stanno progressivamente abbandonando l’ MGF e di ogni genitore in Egitto deve essere pienamente consapevole delle conseguenze dannose di tale pratica. UNICEF e UNFPA continueranno a lavorare con il governo egiziano verso l’abbandono delle MGF.

Soheir è morta, nel 2013, a causa della mutilazione genitale. Soheir è stata uccisa barbaramente dall’ignoranza. 

Dal sito di Emma Bonino -Ministro degli Esteri- che da anni conduce battaglie contro le MGF

Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono una pratica tradizionale presente in 27 paesi dell’Africa Sub-sahariana e in Egitto, che consiste nell’ablazione totale o parziale del clitoride, delle piccole labbra e – nella forma nota con il nome di infibulazione – nelle cucitura delle grandi labbra in modo da restringere l’apertura vaginale lasciando solo un piccolo foro per il passaggio del flusso mestruale e dell’urina. L’UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, stima che siano già state sottoposte alla pratica 130 milioni di donne nel mondo e che 2 milioni di bambine siano a rischio ogni anno. Le MGF hanno gravi conseguenze sul piano psico-fisico sia immediate – con il rischio di emorragie a volte mortali, infezioni, shock- che a lungo termine, quali cisti, difficoltà nei rapporti sessuali e nel parto con il rischio di morte per la madre o per il bambino.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Un pensiero su “Mutilazione dei genitali. Morta d’infibulazione a 12 anni

  • perche’ non ifibulano il aslan hammouda ?

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