Cronaca

Sbk: Portimao Gara 1 e Gara 2, tanti i colpi di scena

Poca tranquillità e tanta bagarre per le gare di Portimao in Sbk. Gara 1 e Gara 2 regalano tante emozioni e qualche delusione. Si chiude il weekend di Portimao con la Superbike che certo non annoia.

Tom Sykes

GARA 1 – Melandri la grande impresa. Partenza perfetta e poche sorprese per i primi giri sul circuito di Portimao con i soliti protagonisti già a guidare la gara Sbk. Laverty guida la corsa seguito dal trio Melandri, Sikes e Guintolì. Poche curve e perdiamo uno dei protagonisti, Jonathan Rea ha un problema al motore, e la Honda si sposta lentamente verso la via di fuga. Intanto i primi quattro lasciano il vuoto dietro di loro, Laverty da il meglio di se ma gli altri non lasciano neppure un metro all’Aprilia. Il divario dal gruppo inseguitore aumenta velocemente. Sono passati 12 giri e Laverty “sfuma” letteralmente, rottura del motore, il ritiro è inevitabile mentre Melandri, Guintolì e Sikes lo sfilano sul rettilineo.

Sikes vuole la testa della corsa e attacca Melandri, c’è poco spazio alla prima staccata, la linea è obbligata e spinge Sikes verso la BMW con il Ravennate che non può far altro che andare lungo nella via di fuga. Ma la questione non è affatto chiusa e  Melandri riprende in fretta Guintolì e Sikes. Mancano pochi  giri e la S1000RR sorpassa Sikes, in debito di gomma posteriore, e inizia la battaglia con Guintolì per la testa della gara. È la BMW a tagliare per prima il traguardo con solo 7 millesimi di vantaggio sul Francese su RSV4.

Disastri in Gara 2 a Portimao. Si inizia la seconda gara con trepidazione, peccato che Sikes precorre i tempi, e cade nel giro di riscaldamento. È una corsa contro il tempo, il team lavora e cerca di mettere la Kawasaki in ordine per partire dalla linea di Pit-lane. Sikes e il Team riescono a partire e sono ultimi al primo giro, poi ancora problemi, l’inglese rientra e poi esce nuovamente dalla corsia box. Ormai la gara è compromessa e Tom Sikes cerca solo di arrivare in fondo. Poteva bastare così? Pare di no, e mentre Laverty porta la sua Aprilia in testa, Melandri è il successivo a dover pagare dazio alla sfortuna in gara 2.

Il Ravennate fa pochi giri e lo pneumatico lo abbandona, una gomma difettosa con ogni probabilità, costringerà il pilota BMW a difendersi e alla fine chiudere mestamente 12° e cercando di salvare qualche punticino per il campionato. La davanti l’Aprilia di Laverty non è più raggiungibile, e Rea e la Honda CBR 1000 sono in difficoltà, mentre Guintolì risale velocemente da dietro con la seconda RSV4. A due giri dal termine la Honda del team Pata non regge il recupero del Francese e Rea termina 3°, delusione per l’Inglese della Honda che punta il dito sull’elettronica, vecchia pecca della CBR Superbike, Mentre Aprilia festeggia il bottino di gara 2.

Portimao – Gara 1

1. Marco Melandri(BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’12.447

2. Sylvain Guintoli(Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’12.454

3. Tom Sykes(Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’16.671

4. Leon Camier(Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’21.926

5. Loris Baz(Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’24.504

6. Chaz Davies(BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’29.057

7. Michel Fabrizio(Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 38’33.797

8. Jules Cluzel(Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’34.784

9. Carlos Checa(Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’36.109

10. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’39.442

11. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 39’39.566

12. Ivan Clementi(HTM Racing) BMW S1000 RR 39’41.543

13. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 38’36.153

Portimao – Gara 2

1. Eugene Laverty(Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’02.051

2. Sylvain Guintoli(Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’06.158

3. Jonathan Rea(Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 38’07.904

4. Loris Baz(Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’17.357

5. Chaz Davies(BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’19.603

6. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’20.417

7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 38’31.443

8. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 38’40.410

9. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 38’41.372

10. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 38’46.654

11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 38’47.390

12. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 38’47.480

13. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’18.361

14. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’18.426

15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 39’20.354

16. Ivan Clementi(HTM Racing) BMW S1000 RR 39’26.310

NC. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38’22.688

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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