Cronaca

Sarà per Sempre – Parte Prima

Stasera è l’ultima sera dell’anno. La sera in cui tutti ridono e si concedono brindisi assurdi, in cui si preparano i fuochi d’artificio e i bambini stanno in piedi fino a tardi. La notte delle promesse che si dovranno mantenere e della conta delle promesse mai mantenute. raccontami

La notte dei buoni propositi, dell’alcool a fiumi, la notte delle risate senza senso e delle dichiarazioni.

La notte in cui tutto può accadere, in cui tutto ha inizio. La notte delle notti. E in questa notte in cui può succedere qualunque cosa, soprattutto ora, soprattutto a diciotto anni, io non ho voglia di festeggiare. Con il drink in mano, il muso lungo come il mio giubbotto e la sciarpa stretta al collo, non ho proprio voglia di rientrare in casa. E non è giusto neanche chiamarla casa perché è una villa.

Una villa piena di merde che camminano. Dovrei essere positiva ma non lo sono. Come posso esserlo? Sono stata invitata alla festa più grande dell’anno, a casa di una persona che mal sopporto, solo per far felice il mio migliore amico. Mi sono detta: sarà la serata giusta, quella in cui potrò dirgli tutto. E invece no. E’ la serata giusta per lui per flirtare con quella merda. Quella sgualdrina della padrona di casa. Non dovrei essere gelosa, non dovrei arrabbiarmi e soprattutto non dovrei offendermi. Lui è il mio migliore amico, può e deve fare qualunque cosa. Solo che c’è un piccolo, piccolissimo problema fra quello che è giusto fare e quello che realmente faccio: sono innamorata di lui, e questo cambia tutte le cose.

Cambia ciò che dico, ciò che penso, soprattutto ciò che provo quando c’è lui. Mi chiama sorellina e mi prende per mano quando ha voglia di scherzare, mi abbraccia solo durante le feste e ride ogni volta che mi vede al mattino.

E’ il mio migliore amico, la mia scialuppa di salvataggio, il mio compagno di avventure. E non ha idea di quanto vorrei essere baciata da lui, anche una volta, anche solo un bacio. Lui non lo sa, lui vede e ride e flirta con lei quando quella lei vorrei essere io.

Stanotte c’è la luna piena, nessuna nuvola solo le stelle a farmi compagnia. Fa un freddo cane, ma non mi interessa. Rimango qua fuori a sorseggiare il mio drink, non voglio entrare dentro casa. Non voglio vederlo flirtare, non voglio vedere la faccia di quella tutta compiaciuta, non voglio vederli ballare o peggio baciarsi. Me ne sto qua, aspetterò la mezzanotte poi chiamerò i miei, tornerò a casa e affogherò i miei dispiaceri nel cioccolato fondente. Le ragazze normali piangono in questi casi, io no. Io rompo cose, urlo, lancio oggetti o mangio. Mi sa tanto che non sono una ragazza normale. Mentre mi perdo nei miei pensieri sento qualcuno parlare, dietro il gazebo. Rimango immobile.

“Dai, sei venuto qui, è capodanno e non ti vuoi far neanche baciare?” è la voce della sgualdrina, ubriaca. Continua a ridere, schifosamente volgare.

“Sono venuto con Lu, non da solo. Sono con lei.” un tuffo al cuore. E’ lui.

” E quindi? In confronto a te è una sfigata! Dai! Non ha mai baciato nessuno! Sai, alcuni dicono che non sia normali, altri che ti ama alla follia. Io dico solamente che è una stupida. Poteva starti vicino invece ti ha lasciato solo e quindi sono venuta io a farti compagnia…”

” Non permetterti più di parlare cosi di Lu, tu non vali nulla in confronto!  Sei ridicola, stupida, viziata. Pensi che sia tutto per te? No! E poi non starei mai con te. Io sono già innamorato di un’altra quindi… “

Un’altra. Lui è innamorato di un’altra. Non posso sopportare di più. Forse il drink mi sta dando alla testa, ma non mi interessa. Glielo devo dire. Anche se sarà la più grande cazzata che abbia mai fatto, lo devo fare. Non posso più continuare cosi, Glielo devo dire.

“Sei un scemo, schifoso e bastardo!” urlacchia la gallina.

“Ok, è meglio che vado a cercare Lu. Ci vediamo eh!” Gli risponde tra una risata e l’altra.

Lascio il drink sulla panchina ghiacciata. Mi cerca con lo sguardo, mi avvicino, le gambe tremano, la testa gira , lo stomaco è in subbuglio e sorrido. Sorrido perché lui mi guardo con il suo sguardo solo mio, sorrido perché in fondo anche se lui non capirà, finalmente saprà cosa provo, sorrido perché è tutto qua ciò che voglio, lui che sorride e mi guarda, guarda solo me.

“Eccoti! Dov’eri finita?” Si avvicina veloce, preoccupato.

” Ero qua.” Abbasso lo sguardo.

” Perché non sei entrata?” .

“Perché dovevo rientrare? Per vederti con quella sgualdrina mentre flirtavi? Scusa ma preferivo stare fuori!” gli urlo contro.

” Ma che hai?” mi risponde a tono.

“Cos’ ho? E’ possibile che tutti se ne sono accorti tranne te!” mi trema la voce.

” Che stai dicendo?” mi guarda dritto negli occhi, mi sfida.

” Certo che sei scemo! Ascolta, io te lo dico, ma se per te non è lo stesso facciamo finta che io sto scherzando. Se invece per te va bene vediamo come fare, troviamo un modo ok? ” L’ ansia aumenta attanagliando voce, facendo tremare le gambe mentre le mani si muovono senza una meta precisa.

“Ok..”

“Io ti amo. Ti amo da sempre, da quando abbiamo guardato gli uccellini nella gabbietta allo zoo. Ti amo. L’ ho detto e va bene cosi perché lo sento  e te lo volevo dire. Se tu non mi ami non fa niente perché io ti amo. E non volevo dirtelo per non rovinare le cose anzi non vorrei neanche dirtelo ora ma è capodanno e sei qui e io ti voglio qui sempre. Anzi per sempre e sto correndo troppo ma è colpa del alcool e io ti voglio e…”

E inaspettatamente si avvicina piano. Sorridendo, mi prende il viso tra le mani e in un attimo mi bacia. Lo abbraccio e continuiamo a baciarci. Mi inebrio del suo sapore, caldo, buono, e del suo odore, fresco e suo. E lui è mio. Per pochi istanti, per pochi minuti , lui è mio. Lentamente si stacca  e mi riempie di baci sulle guance, sugli occhi, sulle labbra, sul collo, e in un sussurro, in un piccolo e dolce sussurro, sulle labbra dice:

“E’ una promessa: da sempre, per sempre.”

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