Violenza sui minori. Picchia il figlio e lo butta nella spazzatura
E’ violenza sui minori qualsiasi esigenza del mondo degli adulti che impedisce, in virtù del potere di vita e di morte che gli adulti detengono, ad un bambino, ragazzo, adolescente di ricevere nelle varie epoche della sua maturazione il «cibo» materiale e psicologico indispensabile per crescere gradualmente, senza ostacoli insormontabili per le sue forze, e per diventare un adulto libero.
E’ sempre più frequente la violenza sui figli da parte di genitori. Le storie che hanno come protagonisti i bambini, infatti, sono all’ordine del giorno.
Una donna scende dall’auto e accompagna il figlioletto di sei anni nella vettura del padre. I due sono separati da svariati anni e il giudice, in sede di separazione, ha stabilito che il bimbo può vedere due volte a settimana il padre, ma, nella realtà il padre poco si interessa del figlio, quindi non ha molta voglia di vederlo, ma questa volta si è accordato con l’ex moglie che avrebbe tenuto il piccolo per qualche giorno per consentirle di trovare un lavoro. Dunque, lei accompagna il bimbo, lui non si vede, ma c’è la sua auto parcheggiata, lo fa salire, gli da un bacio e poi torna verso la sua vettura dove ad attenderla ci sono la mamma e la sorella. Improvvisamente l’uomo si avvicina all’auto, comincia a minacciare il figlioletto, lo prende a schiaffi e pugni, poi di forza lo scaraventa fuori nei pressi di un cassonetti dei rifiuti e parte a tutta velocità.
A vedere la scena un uomo che si avvicina al bimbo e chiama aiuto, la madre che non si era ancora allontanata si precipita. Il bimbo è ferito e vomita dalla paura e dal dolore. Lo portano in ospedale, qui gli riscontrano delle gravi fratture, lo ingessano. Parte la denuncia e il piccolo ricostruisce, davanti agli inquirenti, in maniera precisa la vicenda, ricostruzione accompagnata dalle testimonianze e dai referti sanitari.
L’indagato, sottolineano i magistrati, è molto pericoloso, tende ad assumere atteggiamenti di notevole violenza in alcun modo controllabile.