Avvocatessa e colloquio a luci rosse con il suo cliente
In effetti in nessun codice, civile o penale che sia, si ritrova il reato di “colloquio a luci rosse”, eppure questo simpatico avvocato, donna, a Milano è stata sorpresa dalle guardie intenta a praticare del sesso orale al cliente di turno e ciò le è valsa la sospensione per sei mesi per “condotta non professionale e disonorevole”
“Mi è caduta una penna ed ero in ginocchio a cercarla” , questa la difesa disperata e, diciamolo, ridicola della donna di legge. “Non è come pensa, posso spiegare tutto”.Le imbarazzanti giustificazioni abbozzate da un’avvocata, sorpresa in atteggiamenti inequivocabili con un suo cliente in una sala colloqui del carcere di Opera, a Milano, non hanno per nulla convinto un agente penitenziario, il quale ha scritto un rapporto dettagliato direttamente al direttore. La donna, quindi, oltre la sospensione ora è sulla… bocca di tutti…
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra e innalzi il tuo canto d’amore. Alda Merini