Cronaca

Skydrive: uomo arrestato per foto erotiche di minori

Un uomo negli USA è stato arrestato con l’accusa si detenere foto erotiche di minori sul proprio account di Skydrive, Microsoft continua i controlli sugli account dei suoi clienti. La legge sulla privacy quando si tratta di illegalità non ha valore questo è quanto la legge federale impone alle grandi potenze informatiche del web.

 

La notizia è del mese scorso ma solo da poco è arrivata anche qui. David Steuart (uomo di 27 anni) è stato arrestato per detenzione di materiale pedo-pornografico, la vera notizia è però che il materiale che deteneva era “nascosto” nel suo account di Skydrive on-line.

Per chi di voi non lo sapesse Skydrive è un servizio di Microsoft che permette l’immagazzinamento di file come foto, Musica e documenti nel web. Microsoft infatti insieme a Facebook, Google, Twitter ed tutti gli altri social sono tenuti a rispettare quella che è una legge federale negli USA che obbliga queste grandi compagnie a avvertire la polizia e le forze dell’ordine su eventuali irregolarità del genere che avvengono sugli account dei loro servizi.

David Steuart insomma è stato arrestato grazie a questi controlli effettuati e di cui molte organizzazioni come la NCMEC si occupano, il Tampa Bai Times infatti (fonte della notizia) avvisa delle miriadi di segnalazioni che ogni giorno arrivano a questa associazione e che ammontano a circa 5.000 a settimana.

Le grandi compagnie insomma devono darsi un gran da fare con questo problema che è molto grave. Per quanto riguarda David Stuart ora dopo la cauzione sulla sua testa di ben 75.000 dollari è stato rilasciato in attesa dell‘inizio del suo processo che si terrà questo 24 giugno. La moglie si è dichiarata incredula ai fatti e si è schierata completamente dalla parte del marito ripetendo più volte che “lui è un padre esemplare ed un marito perfetto“. Lasciando perdere però il singolo caso che certamente non aspetta a noi commentare ma ai giudici ciò che dovremmo domandarci è: in Italia come funziona? Come si comportano i grandi del web in altre nazioni come la nostra? Ci sono delle leggi chiare su questo? A voi la parola dunque.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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